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Susanna Parigi: "In Differenze" dvd

Articolo di: Pier Giorgio; pubblicato il 04/12/2006 alle ore 12:29:55.

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Da venerdì 1 dicembre, è nei negozi "In Differenze", il DVD della cantautrice fiorentina Susanna Parigi. Il contenuto del DVD, prodotto con il contributo dell'IMAIE (Istituto per la tutela dei diritti degli artisti interpreti) su etichetta Nar International, è stato registrato durante il concerto del 7 ottobre, che si è tenuto presso il Teatro dell'Arte di Milano.

in differenze DVD

Da venerdì 1 dicembre, è nei negozi "In Differenze", il DVD della cantautrice fiorentina Susanna Parigi. Il contenuto del DVD, prodotto con il contributo dell'IMAIE (Istituto per la tutela dei diritti degli artisti interpreti) su etichetta Nar International, è stato registrato durante il concerto del 7 ottobre, che si è tenuto presso il Teatro dell'Arte di Milano.

Questo DVD è la conclusione ideale di un percorso iniziato con il disco che porta lo stesso nome. Contiene brani tratti dall'album "Scomposta", il secondo lavoro dell'artista fiorentina, e dal terzo disco "In differenze". Vi sono inoltre due inediti e due reinterpretazioni di classici di De André-Fossati e Brel con Aurora Bisanti (violino), Alice Bisanti (viola), Yuriko Mikami (violoncello), Matteo Giudici (chitarre), Antonio Pani (percussioni) e Susanna Parigi al pianoforte e fisarmonica. Ospiti dello spettacolo sono Leonardo Manera, come voce recitante e Kaballà. I dialoghi sono stati scritti dal filosofo Umberto Galimberti. Nel DVD sono presenti inoltre dei contenuti speciali, tra cui un filmato di Medici senza Frontiere. Le immagini che fanno da sfondo sono tutte di Sebastiao Salgado e sono state scelte per il loro realismo magico e la loro inerenza con i temi trattati.

Susanna Parigi spiega così i contenuti e le forti motivazioni del suo dvd:

"Non porsi più domande. Dare tutto per scontato. Non indignarsi di fronte a niente...in una parola:la passività. Mi disturba in ogni sua manifestazione, da quella privata a quella che sfocia nel sociale. Senza questa "presenza attiva" continueremo ad avere la considerazione che ci meritiamo. Abbiamo quello che permettiamo. Qualcuno dice che non ci vuole molto per essere brutti, basta essere passivi. Pochi conoscono il potere che hanno. Come fanno presente Medici Senza Frontiere, i grandi cambiamenti avvengono sempre quando c'è una forte consapevolezza dal basso. Per cominciare a cambiare la prima cosa da fare è porsi domande, sempre. Un altro passo avanti sarebbe cercare di capire meglio il mondo che ci circonda e cercare fonti di informazione alternative rispetto ai media ufficiali. Questo richiede fatica e impegno ma l'unico modo che io conosco per cambiare, è partire da me stessa. Non spiare dal buco della serratura i "videoconfessionali" dove si confessa solo una finzione di sentimenti, dove le emozioni si risolvono a gioco, dove si insegna ai nostri figli che la menzogna paga. Veicolare per quanto mi è possibile la "bellezza", sicuramente non quella fisica, ma per esempio quella che si trova nelle foto di Salgado. Vorrei fare musica come lui riesce a scattare e lui riesce a fare quelle foto perché è la persona che è. Non arriva con l'aereo, scatta e se ne va; lui si ferma, vive con le persone fino a che lo scatto non è più estraneo. Credo che trovare la bellezza e la poesia nelle zone povere del mondo, in pratica emozionare, sia l'unico modo per fermare le persone da questa corsa bendata che spesso è la vita dalle nostre parti. Veicolare per quanto mi è possibile il messaggio di Medici senza Frontiere. Sono un'organizzazione che all'intervento medico affianca sempre un'azione di testimonianza e denuncia. Questo a mio avviso fa la differenza tra un "rammendare" (anche se di indubbia importanza) situazioni che però rimangono immutabili, e un cercare di agire alla radice. La bellezza di cui parlo anche nel dvd è quella che se ci viene a mancare, se ci viene tolta, siamo più poveri pur immersi nei beni di consum. La bellezza dell'arte, che annulla le distanze, che consola e arricchisce, quella della natura pericolosa ma potentissima, quella del silenzio-ascolto per ridare forza a una parola ormai assolutamente priva di significato per ricostruirla, per ritornare a "fare" la parola."

Link: www.susannaparigi.it