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Le Braghe Corte e Rocco Siffredi trionfano al Mei

Articolo di: Redazione; pubblicato il 13/11/2007 alle ore 18:57:18.

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La band bolognese, con la sua miscela esplosiva di ska e rock, ha conquistato l'icona porno nazionale Rocco Siffredi, al punto da indurlo ad utilizzare alcuni brani tratti dai primi due album del gruppo ("Another ball in the hole" e "King of the fools"), per la colonna sonora di due dei suoi film ed a partecipare al loro video d'esordio in veste di protagonista.

Le Braghe Corte

La band bolognese, con la sua miscela esplosiva di ska e rock, ha conquistato l'icona porno nazionale Rocco Siffredi, al punto da indurlo ad utilizzare alcuni brani tratti dai primi due album del gruppo ("Another ball in the hole" e "King of the fools"), per la colonna sonora di due dei suoi film ed a partecipare al loro video d'esordio in veste di protagonista.

Novembre sarà un mese cruciale per la band, che verrà premiata al Mei (Meeting delle Etichette Indipendenti) di Faenza per il video di "These boots are made for walking", in cui Rocco Siffredi interpreta un gangster al tempo del proibizionismo americano.

Novembre sarà anche il mese che vedrà l'uscita per il mercato italiano di "Furious Fuckers, the final race", ultima "fatica" cinematografica di Siffredi, musicata dalla band.

A dicembre, invece, il nuovo video de Le Braghe Corte entrerà in rotazione sui principali network nazionali. Il brano scelto, tratto dal recente album "King of the fools" (uscito lo scorso marzo per Le Braghe Corte LBC Records/Venus) , si intitola "140 Segreti".

Il 22 dicembre, invece, la band festeggerà i dieci anni di attività con un concerto evento che si terrà all'Estragon di Bologna.

Rocco Siffredi e Le Braghe Corte - La storia

Le Braghe Corte nascono nel 1997 sui banchi di un liceo bolognese. Una storia, la loro, apparentemente come tante altre, uguale a quella di mille altri gruppi: un pugno di amici che condividono l'amore per la musica e decidono di dividersi i compiti e metter su una band.

Ciò che con i mille altri gruppi suddetti, invece, non hanno in comune sono dieci anni di onorata carriera alle spalle, due album, un ruolo da protagonista in un libro ("After Hours" di Massimo Bonzi) e il fatidico incontro di quelli che cambiano la vita.

Con metafora cinematografica si potrebbe arrischiare un "La musica indipendente va in paradiso", o, meglio, all'inferno, dato che il personaggio della svolta in questione è lo "scomunicatissimo" eroe del porno Rocco Siffredi. Ben altro cinema, ma sufficientemente efficace da portare il contagioso ska-rock delle Braghe Corte al grande pubblico di due trasmissioni di successo come Markette e Lucignolo.

L'antefatto vuole che, sul finire del 2006, mentre la band ha da poco concluso le registrazioni del secondo album, seguito di "Another ball in the hole" (uscito tre anni prima per Alternative Records), Rocco Siffredi sta girando un film in cui mette assieme le sue più grandi passioni: La moto, la musica e la..beh, chiaro, no?

"King of the fools" è il titolo scelto dalla Braghe Corte per il nuovo lavoro, mentre Rocco opta per un ben più esplicito "Furious fuckers", alla faccia dei doppi sensi. Siffredi assolda un gruppo di motociclisti acrobatici, i Daboot, per fare da sfondo a ben altre acrobazie e chiede loro di segnalargli qualche band a cui chiedere brani per la soundtracks del film.

I motociclisti fanno il nome de Le Braghe Corte e tra Rocco Siffredi e il gruppo sboccia l'amore. "Quando ho sentito i brani di King of the fools ho smesso di cercare altre band - spiega Rocco raggiunto telefonicamente a Budapest - fin da subito ho capito che avevo trovato il sound perfetto per il mio film".

Ciò che all'inizio doveva essere un singolo da piazzare in una colonna sonora diviene la colonna sonora stessa. Anzi, Le Braghe Corte raddoppiano e prestano la propria musica anche per il sequel dal titolo ancor più geniale: "Furious fuckers, the final race"! Per sdebitarsi, colui che è uno degli italiani più famosi all'estero, autentico fiore all'occhiello del "Made in Italy", venuto a conoscenza che la band sta per girare il video di "These boots are made for walking", cover di Nancy Sinatra nonché primo estratto da "King of the fools", chiede di prendere parte alle riprese. La band, sgomenta, quasi non ci crede.

Poi Rocco confessa: "E pensare che in passato ho detto di no al batterista dei Guns 'n ' Roses che mi voleva in un video!". E, se a Siffredi le braghe corte potrebbero non bastare..a Le Braghe Corte Siffredi basta e avanza!

Il successo è istantaneo, la band che tra le altre cose ha scelto di autoprodursi, viene catapultata dalla scena indipendente alla seconda seguitissima serata di La 7 e Italia 1. Il primo a contattarli è Piero Chiambretti, incuriosito dal sodalizio musical-pornografico. Il conduttore invita la band a suonare in studio mentre Rocco Siffredi è in collegamento da Roma. Lo share è altissimo e un frammento della puntata rimbalza su Blob. Lucignolo manda, invece, una troupe sul set del video da cui trae un servizio andato in onda lo scorso 19 giugno.

"Sul set ci siamo divertiti - racconta Siffredi - e in futuro spero si possa collaborare di nuovo". Ma la fortuna da sola, si sa, non basta. Le Braghe Corte avevano già dimostrato tutto il proprio valore, imponendosi fin dal primo album come uno degli esordi più interessanti della scena indie nazionale, strappando un contratto al primo tentativo e inanellando una serie di live elettrizzanti. Per tutti coloro, quindi, che potrebbero incorrere nell'errore di pensare a Le Braghe Corte come ad una band baciata in fronte dalla dea bendata, basti sapere che alla presentazione ufficiale di "King of the fools", avvenuta con largo anticipo, nell'estate 2006, l'Estragon di Bologna contava più di 1500 paganti, a testimonianza di quanta attesa ci fosse tra il pubblico per avere un'anteprima dei nuovi brani, attesi, ormai, da più di tre anni.

MultiMedia: These boots are made for walking (videoclip)

Le Braghe Corte: Sito ufficiale - Myspace