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Chiude con grandi numeri l'undicesima edizione del MEI, il Meeting delle Etichette Indipendenti che si concludera' questa sera con il concerto di Carmen Consoli al Teatro Masini di Faenza.

Chiude con grandi numeri l'undicesima edizione del MEI, il Meeting delle Etichette Indipendenti che si concluderà questa sera con il concerto di Carmen Consoli al Teatro Masini di Faenza.

Oltre trentamila, nonostante la pioggia di ieri, le presenze in Fiera a Faenza dove i quattro padiglioni espositivi hanno accolto più di trecento stand tra etichette discografiche, produttori, musicisti, riviste specializzate, produttori di apparecchiature musicali, riviste, radio, tv, siti internet e venditori di merchandising.

Inoltre le tre tensostrutture in Fiera hanno consentito a oltre trecento band di esibirsi in showcases e concerti. Inoltre il Teatro Masini di Faenza ha registrato il tutto esaurito nelle tre serate di venerdì, con la consegna del PIMI, Premio Italiano Musica Indipendente, di sabato, con il concerto degli Avion Travel, John De Leo, Giua e altri artisti dell'agenzia Cosedimusica, e di domenica, con il concerto di Carmen Consoli, accompagnata dalla band del Lautari e da Rita Biotto e Alfio Antico.

La soddisfazione per questa undicesima edizione del MEI è espressa dall'organizzatore Giordano Sangiorgi. "E' stata una grande edizione del MEI, che con la presenza di tutti i rappresentanti della nuova discografia, si segnala ormai come uno degli appuntamenti musicali più importanti in Italia, una tappa fondamentale di tutta la scena musicale italiana, grazie anche all'affermazione del PIMI e del PIVI, i due premi ufficiali della manifestazione".

Grande soddisfazione anche per la città di Faenza e per tutti i ristoratori e i proprietari di club della cittadina romagnola, che sono stati pieni di gente fino a notte fonda in occasione della terza Notte Light, la notte bianca di Faenza organizzata la notte di sabato 24 novembre. "Il Mei - conclude Sangiorgi - ha sconfitto il vecchio, nonostante l'assenza della vecchia discografia e di organismi istituzionali come l'Imaie, che non riconosce questa realtà, recando gravi danni a tutti i musicisti della scena musicale italiana."

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