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Giorgia: Stonata, nuovo album in uscita il 9 novembre

Articolo di: Redazione; pubblicato il 07/11/2007 alle ore 12:22:59.

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Venerdi' 9 novembre uscira' nei negozi il nuovo album di Giorgia dal titolo "Stonata" (etichetta DDC Dischi di Cioccolata, distribuito da Sony Bmg).

Giorgia Stonata

Venerdì 9 novembre uscirà nei negozi il nuovo album di GIORGIA dal titolo "Stonata" (etichetta DDC Dischi di Cioccolata, distribuito da Sony Bmg).

A quattro anni dall'ultimo album di inediti ("Ladra di vento" - 2003) GIORGIA ritorna sulle scene musicali con un disco che segna un'ulteriore maturità artistica della cantautrice.

Anticipato in radio da "Parlo con te" singolo attualmente in rotazione, "Stonata" sarà in vendita anche in formato digitale e disponibile su tutte le piattaforme web e mobile italiane.

"Stonata" è un disco ricco di collaborazioni importanti: il duetto con Mina nel brano "Poche parole", l'intervento di Beppe Grillo in "Libera la mente", la partecipazione straordinaria di Pino Daniele alla chitarra nella ritmica latin-funky di "Anime sole", nel pezzo "Adesso lo sai" a due voci con Emanuel Lo e il flauto di Elio (Elio e Le Storie Tese) nel brano"Invisibile traccia" .

L'album "Stonata" è caratterizzato da stili musicali differenti: GIORGIA spazia fra lo stile black aggressivo di "Ora basta", il suono vintage del Rhodes in "Chiara luce" e "Come sei", l'arrangiamento R'n'B arabeggiante di "Mal di terra", il reaggeton bianco di "La La Song", la ritmica acida in "Libertango" con la fisarmonica di Gianni Davoli, il jazz contaminato con il pop di "Stonata" , il contributo di Diana Winter in "Vieni fuori" e quello dell'attore Danilo De Santis nel brano"Gli amanti".

"Stonata", contiene 15 brani inediti, questa la track list con il commento di Giorgia:

Parlo con te
è una disperata richiesta di ascolto. Le persone cambiano: se non te ne accorgi, si crea una distanza che diventa sempre più incolmabile col passare del tempo.Nella nostra civiltà sembrano esserci molti strumenti di espressione, ma forse poca disponibilità a vedere oltre e quindi ad ascoltare "sentendo". Spesso crediamo di essere in ascolto, invece ci lasciamo condizionare o guardiamo altrove senza capire realmente chi è in quel momento il nostro interlocutore. Più in generale, sono gli ostacoli che deve superare una civiltà per rapportarsi con altre civiltà. Casualmente, il pezzo scelto come primo singolo è anche la prima canzone scritta per questo disco, nel giugno del 2006, e la prima traccia del cd "Stonata".
Libera la mente
Un'esortazione a slegare le idee dal condizionamento che subiscono ogni giorno o che hanno già in passato subìto e che richiedono un successo, un risultato, confondendo le priorità naturali dell'esistenza in nome del potere L'intervento di Beppe Grillo rafforza il tema della canzone: si tratta di un estratto da un suo spettacolo del 2005; dopo avere inciso la canzone ho chiesto il suo consenso. Il trio di arrangiatori è lo stesso del singolo "Parlo con te": Alessandro De Berti, Livio Magnini dei Bluvertigo e Stefano Lenzi.
Ora basta
La rabbia di una donna nei confronti del suo uomo, che non mostra le proprie emozioni e non è trasparente nei sentimenti quanto lei. A volte basta poco per migliorare un rapporto, ma quel poco può essere tantissimo. Sempre per ironia nel testo c'è un'autocitazione: "come saprei amarti io nessuno saprebbe mai"perché dirlo a 36 anni non è come a 23... stavo per compierne 24. L'arrangiamento di Matteo Dolla, collaboratore dei Bluvertigo, è nato con uno stile simile al musical "Hair", chitarre acustiche e cori chiari; poi l'intervento all'organo Hammond di Alessandro Centofanti, ha dato al brano un'impronta sonora più aggressiva e black.
Anime sole - featuring Pino Daniele
Un arrangiamento latino con una ritmica latin-funky per sostenere che la solitudine è anche un valore positivo da condividere, come valore, con gli altri. È la situazione in cui ti raccogli con te stesso e fai un piccolo bilancio attraverso le cose che hai amato e odiato, preso e perso. E rifletti. E ti capisci. Accettare la solitudine come condizione umana, come un dato di fatto, potrebbe aiutarti a non schiacciare la persone vicine. E... a non averne paura. Questa canzone è per me come la celebrazione del decennale di una splendida collaborazione con Pino Daniele, che nel 1997 ha prodotto il mio album "Mangio troppa cioccolata". Pino è un autentico musicista, un amico e un uomo generoso e simpaticissimo! È stato eccezionale pure in questa occasione: è venuto in studio a suonare, arrangiando le chitarre solista e ritmica.
Chiara luce
La consapevolezza piena di uno stato interiore è un raro momento di grazia che tutti dovremmo poter sentire almeno una volta nella vita! Di questo parla questa canzone delicata, caratterizzata da un'arpa elettronica e il Rhodes di Cesare Picco. Il testo è firmato da Susanna Stivali, una cantante jazz che scrive per il cinema, con un mio intervento nell'inciso che si riconosce perché è l'unico momento dove l'atmosfera sognante è rotta dalla solita inquietudine per ciò che non si fa capire... De Berti e la stessa Stivali hanno composto la musica; mentre l'arrangiamento è stato curato da Riccardo Corbari, esperto di ritmiche R'n'B, e Cesare Picco, un pianista eccezionale. Partenza rilassata, spazio alle inquietudini e finale positivo in un brano che rispecchia le diverse personalità dei tre autori (Giorgia – Stivali – De Berti)
Mal di terra
Uno sfogo personale contro l'indifferenza o comunque la scarsa attività riguardo all'emergenza ambientale che stiamo vivendo. È orrendo quello che stiamo facendo alla Terra: ed è molto pericoloso... ne sono convinta. Una canzone non cambia le cose, ma almeno parlarne mi fa sentire meno inutile. Emanuel Lo, co-autore e arrangiatore con me, ha dato un'impronta black elettronica con richiami all'oriente a questo brano, che vive di contrapposizioni anche sul fronte sonoro: il ritornello è in leggero falsetto, mentre il giro armonico della strofa ha un'atmosfera arabeggiante, una cultura musicale che mi piace molto.
Poche Parole - duetto con Mina
Che emozione! Il contributo di Mina e del suo team di produzione coordinato da Massimiliano Pani a questa canzone è eccezionale. L'arrangiamento dei cori di Mina è stato curato dal Maestro Gianni Ferrio. Quando ho scritto queste parole non sapevo che Mina le avrebbe cantate: volevo parlare deponendo le armi del confronto che scatta quando ci si apre all'altro per confessare invece come stanno le cose e scoprire poi che l'altra persona è come uno specchio... Non poteva andarmi meglio!
La La Song (non credo di essere al sicuro)
È come un fumetto: bisogna immaginare le strofe disegnate e ridere delle occasioni che si ripetono e dei problemi veri nascosti nel più e nel meno. La musica è un reaggeton bianco con una citazione del "Tango della gelosia" con la fisarmonica di Gianni Davoli e il quartetto d'archi Chirera. Il basso elettrico è suonato da Marco Siniscalco della band Aires Tango.
Libertango (interludio)
Questa è una piccola pausa di metà disco, figlia della citazione nella traccia precedente: Gianni Davoli stava provando il suono della fisarmonica sulle note di Astor Piazzolla e noi lo abbiamo registrato... Poi Emanuel Lo ha contaminato con la batteria "acida". Mi piacciono i contrasti fra ritmica e armonia, l'incrocio fra strumenti reali e finti. Le voci di sottofondo sono di mia mamma e delle sue sorelle e zie, capitate in studio e anche loro registrate di nascosto! Le parole "Amore. Libertà. Rispetto. Riconoscimento", pronunciate con una particolare tecnica che ne arricchisce la consapevolezza del senso, sono di un terapeuta francese, il dottor Guy Michel Franca con cui collaboro.
Stonata
È consapevolezza del difetto e accettazione, perché la verità è altrove: è nel sentire oltre la propria corteccia. Stonata è una nota ed è uno stato: bisogna scoprire se il metro di paragone per una stonatura sia ancora valido. L'arrangiamento di Cesare Picco e Riccardo Corbari è giocato su una batteria R'n'B alla Mary J. Blige che spinge il ritmo con delicatezza sotto al piano di Picco.
Invisibile traccia – feat. Elio
La rassegnazione a un amore che non riesce ad andare oltre se stesso. C'è anche un'introspezione più profonda: quello che impari nell'infanzia è un'impronta che resta impressa su te per sempre e crescendo puoi scegliere se liberartene o conviverci. La musica è punteggiata da una ritmica violenta su suoni evanescenti. Il flauto è suonato da Elio del gruppo milanese Elio e le Storie Tese: è stato un bellissimo scambio artistico e umano, perché Elio è un artista e ha inventato delle note speciali e molto evocative per questo pezzo.
Vieni fuori feat. diana winter
In questo brano c'è la partecipazione di Diana Winter giovane promessa del pop inglese prodotta dagli stessi arrangiatori e autori di questo brano, scritto anche da me. Nel testo mi chiedo e chiedo una resa, un abbandono delle difese, dei limiti all' essere. Questa canzone è stata composta in inglese da Diana Winter e con i produttori è stato mantenuto lo stile musicale che richiama il club.
Come sei
Un testo delicato per ribadire l'esigenza di comportamenti trasparenti fra le persone. L'essere speciali forse è raggiungersi, nella radice e restituirsi accettando la realtà, ma questo stato non sembra semplice da trovare... La musica composta assieme a Claudio Guidetti, collaboratore di Eros Ramazzotti, ha un'impronta Anni 70 lasciata da un Rhodes, dalle percussioni e dagli archi "strappati".
Gli amanti
Chi ama, viaggia nella labilità dei propri equilibri tra la richiesta e il dono... però a volte la richiesta diventa il dono... Nel finale c'è un ironico centralino erotico: il centralinista è interpretato dall'attore Danilo De Santis.Volevo un timbro vocale che allentasse la tensione e interrompesse il flusso. La musica, una ritmica tosta con una batteria quasi acida nell'inciso, è firmata anche da Massimo Calabrese, autore con Rinalduzzi e me di "E poi" e produttore del mio primo album.
Adesso lo sai - duetto con Emanuel Lo
Questa è l'ultima traccia e anche l'ultima canzone nata per questo disco mentre stavamo già mixando: l'ha scritta e prodotta Emanuel Lo; io ho scritto le parole dell'inciso. È stata importante la collaborazione di Marco Rinalduzzi per le chitarre e l'arrangiamento. Emanuel e io abbiamo lavorato molto insieme, ho anche prodotto il suo album d'esordio "Più tempo", così mi è sembrato naturale cantare insieme questa canzone. Lui usa un linguaggio essenziale e ruvido, mentre la mia parte è più dolce: è un dialogo su incertezze, debolezze e fragilità che sono dentro di noi, ma anche fuori di noi. Ma volendosi concedere un finale di speranza, direi che basta fare un passo a volte, perché i miracoli si avverino...fruscio di puntina di giradischi e...fine.

Link: Giorgia Sito Ufficiale