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Un disco intenso e colorato, in cui Stefano Barotti, cantautore toscano, classe 1972, pennella e dipinge la propria terra, la vita quotidiana, gli amori, le vicende degli uomini. Ecco "Gli ospiti", la seconda fatica discografica che arriva tre anni dopo "Uomini in costruzione".

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Un disco intenso e colorato, in cui Stefano Barotti, cantautore toscano, classe 1972, pennella e dipinge la propria terra, la vita quotidiana, gli amori, le vicende degli uomini. Ecco "Gli ospiti", la seconda fatica discografica che arriva tre anni dopo "Uomini in costruzione" e che, con esso, condivide l'etichetta - Club de Musique - e la produzione artistica dell'amico Jono Manson che sarà ospite della serata del 24 maggio al Jux Tap di Sarzana.

Il disco verrà presentato ufficalmente alla stampa martedì 22 maggio presso gli spazi di Officina Giovani a Prato, cui seguirà il tour promozionale che inizia proprio con il concerto al Jux Tap di Sarzana.

Al fianco di Stefano (chitarra e voce) i musicisti che lo accompagneranno durante questo tour promozionale: Marco Barotti (batteria), Pietro Bertilorenzi (basso), Gabriele Ulivi (chitarra elettrica) e Nico Pistolesi (tastiere).

Stefano Barotti - la vita, la musica

Classe 1972, vive a Massa Carrara e scrive da oltre dieci anni. Le sue canzoni, legate alla musica d'autore italiana e al folk/rock americano, sembrano riassumere le contraddizioni della sua terra d'origine - la Riviera Apuana - da sempre luogo di passaggio. Dall'età di sedici anni suona la chitarra, forma la sua prima band nel '91 e già scrive canzoni per il gruppo che si scioglierà da lì a tre anni. E' il 1995, Stefano comincia a scrivere cesellando sempre di più i suoi testi in un progetto acustico che lo vede proporre i suoi brani nei piccoli locali della sua zona. Nel 1997 vince una borsa di studio indetta dalla Siae per frequentare il corso autori al Centro Europeo di Toscolano (scuola di Mogol), nello stesso anno riceve il premio della critica al concorso di poesia "Enrico Pea".

Inizia nel 2001 la collaborazione con Jono Manson (produttore artistico) e l'etichetta discografica Club de Musique Records: le registrazioni del suo primo disco cominciano a Sarzana (Sp) nel 2002 per essere ultimate qualche mese dopo in New Mexico negli studi Medio Media di Jono Manson. Durante il soggiorno negli Stati Uniti per le fasi finali del missaggio del suo disco collabora con Jaime Michaels, raffinato songwriter di Santa Fe, e per lui scrive e canta alcuni versi nella canzone "Somewhere like Italy". Esordisce dall'altra parte dell'oceano con un concerto al Railyard Performance Center dove riscuote notevoli consensi da pubblico e critica.

Dopo l'uscita del disco "Uomini in costruzione" (2003) Stefano comincia una lunga serie di concerti, tra teatri, locali e piazze, in solo acustico, in duo o con la band portando le sue canzoni in giro per l'Italia. Nel 2005 è inoltre protagonista, insieme alla sua band "La macchina speciale", di un tour europeo che lo porta in Svizzera, Danimarca e Germania.

In quel periodo inizia a lavorare al nuovo progetto discografico. Nel 2006 infatti torna in Nuovo Messico per cominciare le registrazioni di questo "Gli Ospiti" che uscirà, appunto, a maggio 2007. Il 30 Marzo 2007 per la Sonyrecords esce "Il giocoliere" di Momo, grande rivelazione della musica d'autore italiana e amica di Stefano: tra i brani appare anche una canzone di Stefano, "Compositore di canzoni" già presente in "Uomini in costruzione".

Link: www.stefanobarotti.net