Home: Articoli: Eventi

Una canzone per il Darfur alla notte bianca di Barletta

Articolo di: Redazione; pubblicato il 10/09/2008 alle ore 01:32:52.

canzdarfur.jpg

Messaggi, informazione, immagini e soprattutto musica: questi saranno gli ingredienti del concerto ''Una canzone per il Darfur'', organizzato in occasione della ''notte bianca'' di Barletta del 13 settembre.

Una canzone per il Darfur

Messaggi, informazione, immagini e soprattutto musica: questi saranno gli ingredienti del concerto "Una canzone per il Darfur", organizzato in occasione della "notte bianca" di Barletta del 13 settembre dall'associazione nazionale per i diritti umani "Italians for Darfur" e dall'Arè Rock Festival in collaborazione e con il patrocinio del Comune di Barletta.

L'informazione riguarderà la drammatica situazione del Darfur, in cui si sono registrati finora oltre 300.000 morti e 2.500.000 profughi, nel silenzio pressoché totale dei media tradizionali(nel 2006 solo un'ora è stata dedicata in tv al conflitto). Le immagini saranno quelle della mostra "Una vignetta per il Darfur - diamo colore all'informazione" con le tavole di numerosi illustri vignettisti italiani, tra cui Staino, Mauro Biani, Piero Tonin, Vincino e tanti altri.

La musica, infine, sarà quella dei gruppi barlettani che si sono mostrati sensibili al tema, i Pupazzi (rock), il duo acustico OttoCorde e la Shaka (pop-rock), band ormai molto nota in Puglia e non solo. Grazie all'Arè Rock Festival, si esibiranno inoltre le due band che, tra le 30 in gara nella manifestazione quest'anno, hanno partecipato anche alla sezione speciale "Una canzone per il Darfur", Garnet (rock, Taurisano, LE) e Chendisei (indie-rock, Bari); infine ospiti della serata saranno i vincitori dell'edizione 2007 e 2008 del concorso, organizzato dall'associazione culturale Europa Giovane, rispettivamente Giovanni Block & Masnada (teatro-canzone, Napoli) e la Fame di Camilla (indie-pop-rock, Fier/Bari).

L'evento si svolgerà a Piazza Marina, a Barletta, a partire dalle ore 21 circa; a metà serata, è in programma un live-set d'eccezione con gli special guest della serata, Codefish & Tuna (ANDRO.I.D. from NEGRAMARO feat. DJ VIVAZ).

Il progetto Codefish&Tuna nasce nell'estate del 2007, quando Andro.i.d. (aka Andrea Mariano, già tastierista dei Negramaro), e Vivaz (Beppe Viva) si ritrovano in alcuni piccoli club per dar vita ad alcune serate di musica elettronica con l'utilizzo, l'uno di drum machine, campionatori e sintetizzatori, l'altro di un mix di dischi e vinili, attraverso un'attenta e ricercata selezione musicale.

Il progetto si estende presto in alcune delle più prestigiose discoteche italiane, con un live set nel quale i due artisti intersecano il loro modo di intendere e sentire la musica. Un set che ha un impatto immediato sul dancefloor, con ritmo e suoni che arrivano dritti alle gambe, creando atmosfere che spaziano dall'electro al funk, dal minimal all'house.

L'associazione nazionale "Italians for Darfur" si propone di sensibilizzare l'opinione pubblica sul sanguinoso conflitto in atto nella regione del Sudan dal 2003. Per cercare di dare maggiore spazio nei programmi televisivi nazionali di informazione a quel che accade in Darfur, è in corso una raccolta firme, che ha riscorso notevole successo e sta continuando anche online; è stato possibile sottoscrivere l'appello durante ogni serata dell'Arè Rock Festival e lo sarà ovviamente anche durante questo grande evento.

Infatti l'associazione adopera infatti anche il linguaggio universale della musica per dare forza ai suoi messaggi: tra gli artisti che collaborano con il movimento, c'è Caparezza, mentre i Negramaro hanno realizzato il video-spot "Via le mani dagli occhi – giù le mani del Darfur", per rilanciare l'appello di "Italians for Darfur" al Governo Italiano affinché esprima profonda preoccupazione, presso le Nazioni Unite, per la volontà del governo sudanese di non consegnare alla Corte Penale Internazionale i due principali sospettati di crimini contro l'umanità in Darfur, Ahmad Harun and Ali Kushayb.

Il video, in cui i componenti della band appaiono con gli occhi coperti da mani non loro davanti ad un televisore non sintonizzato, rappresenta anche una forma di denuncia del silenzio mediatico e dell'indifferenza sulla crisi umanitaria in corso nella regione del Sudan. Durante la serata, è anche previsto l'intervento del rappresentante dei rifugiati in Darfur, Sulliman Ahmed.

Link: