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Decidilo tu - Canzone per l'Abruzzo: il contributo del mondo indie per l'Abruzzo

Articolo di: Redazione; pubblicato il 04/06/2009 alle ore 19:47:58.

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A due mesi dalla tragedia, il mondo musicale italiano indipendente ed emergente, ha deciso di portare il suo contributo ideativo e creativo al sostegno delle popolazioni dell'Abruzzo colpite dal terremoto.

Vega's

A due mesi dalla tragedia, il mondo musicale italiano indipendente ed emergente, legato al circuito del Meeting degli Indipendenti che si tiene ogni anno a Faenza a fine novembre, promosso da AudioCoop, l'associazione di discografici indipendenti a cui aderiscono oltre 100 sigle del settore della nuova musica italiana, ha deciso di portare il suo contributo ideativo e creativo al sostegno delle popolazioni dell'Abruzzo colpite dal terremoto.

"E' così che nasce Decidilo tu - Canzone per l'Abruzzo - annunciano Giordano Sangiorgi, patron del Mei, e Giampiero Bigazzi, di AudioCoop - grazie al testo realizzato dall'attore, regista e cantante Alessandro Benvenuti".

"Si tratta di una canzone che cerca di far riflettere dopo due mesi dal terremoto che ha durante colpito la terra d'Abruzzo - dichiara Alessandro Benvenuti - e che cerca di dare una speranza che vada oltre i programmi televisivi e oltre le promesse elettorali spesso purtroppo facili da dimenticare".

Il brano, che ha avuto una sua prima seduta di registrazione presso gli studi della Materiali Sonori, storica indies toscana attiva da oltre trent'anni, sarà inciso oltre che da Alessandro Benvenuti, dal bassista Arlo Bigazzi, che sta anche curandone e coordinandone la produzione, e da Stefano Saletti (Piccola Banda Ikona), dai Vega's, band della città de L'Aquila, di grande qualità artistica, guidati dalla bellissima voce di Cristiana Colangelo. L'adesione dei Vega's è di grande valore: da due mesi questo gruppo sta portando in tour per l'Italia la speranza dei giovani abruzzesi per una rinascita del proprio territorio.

A questo nucleo di musicisti si affiancheranno altri musicisti i di diverse importanti etichette discografiche indipendenti italiane per un progetto che sarà finito per il 21 giugno per la Festa della Musica e che sarà promosso, con una versione in inglese, dalla WIN, l'associazione mondiale dei discografici indipendenti, il prossimo 4 luglio, Giornata Mondiale dell'Orgoglio Indipendente.

Il brano in un suo primo premix di prova scaricabile in streaming per l'ascolto e per eventuali interventi artistici lo puoi trovare qui.

Chi volesse collaborare alla canzone puo' mandare suoi interventi e contributi artistici a: MEI - E-mail: mei@materialimusicali.it e al produttore Arlo Bigazzi: E-mail: arlobigazzi@gmail.com. Per informazioni: www.audiocoop.it - www.materialisonori.it - Tel. 0546.24647.

Di seguito il testo della canzone:

Decidilo tu
(canzone per l'Abruzzo)

Così dolce era l'ora in cui la campana
con tocchi di bronzo richiamava a se
l'attenzione distratta da mille altri suoni
i tuoi occhi incagliati in giornate a cliché

Eran muri e mattoni, una vista d'insieme
un ventre di madre a proteggere chi
come sempre non vede le cose più vere
e va in cerca di noia per altri bazar

E poi venne col buio
Un tremore di fondo
E la notte dei tempi calò

Sulle tue cose vere
Sulle cose di sempre
Quelle cose che parlan di te

Del respiro del mondo hai capito l'umore
e il fiorire di luoghi comuni e di più
la tua storia finita in un niente di tempo
il tuo nome neppure un sussurro nel vento

Ora guardi e sei muto, il paesaggio violato
la campana caduta che adesso ti manca
la tua terra ha ucciso con uno starnuto
il passato è una polvere bianca

Quando venne dal buio
il tremore di fondo
e la notte dei tempi calò

Sulle tue cose vere
Sulle cose di sempre
quelle cose che parlan di te

Ora sogno un domani che sappia di mani
E di gente che non voglia più
Le sue sere inchiodate davanti a quei palsimi
Di un sogno chiamato tivù

E mi spingo a pensare che possan tornare
momenti che valgan di più
nei rapporti tra uomini e donne
che un moto di faglia ha sbattuto giù

E il tremore che viene dal fondo
questa volta decidilo tu
non son più le promesse a guarire il dolore
di chi ha perduto il più

E il tremore che viene dal fondo
questa volta decidilo tu
fra macerie e dolore di proclami
non servono più

Quel tremore che viene dal fondo
questa volta decidilo tu
O quei muri che sono il tuo tempo
rimpianto non torneranno