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Danilo Sacco: perche' ho lasciato i Nomadi

Articolo di: Redazione; pubblicato il 22/12/2011 alle ore 19:41:38.

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Danilo Sacco si racconta e lo fa spiegando il perche' della scelta, cosa gli manchera' e i suoi ricordi. A seguire un estratto dall'intervista fatta al giornalista Massimo Cotto.

Danilo Sacco

"Se non fosse stato per l'infarto di due anni fa non saremmo qui a farci la domanda del perché" racconta Sacco e prosegue "Sul tavolo di ferro, prima dell'operazione, ho avuto due volte paura. Di morire e anche di non riuscire a completare il mio viaggio. Mi sono reso conto che non ero riuscito a fare quello che dovevo: cercare me stesso fino in fondo. Ho fatto molto, ma non tutto. Con i Nomadi il mio viaggio era finito. Dovevo cercare me stesso in un'altra direzione. Dovevo fermarmi, ma non era possibile. Troppi impegni. Per senso di responsabilità, nonostante la fatica e il dolore, ho ripreso quasi subito a cantare e sono ripartito in tour. Ma qualcosa si era rotto. E non aveva niente a che fare con Beppe Carletti e gli altri ragazzi, persone splendide che ringrazierò sempre. Ero io che dovevo staccare e concentrarmi non su quello che avevo avuto - fama, calore, gioie ed emozioni - ma su quello che mi mancava."

"E' difficile pensare che io viva senza musica, quindi penso che sarà così, ma non so né come né quando. Per ora scrivo canzoni. Sono felice di poter dedicare un po' di tempo alla scrittura. Per quasi vent'anni il Danilo cantante ha involontariamente oscurato il Sacco autore. Scrivo canzoni nude senza sapere che abito musicale avranno. Ho messo su un piccolo studio di registrazione che funziona contro la modernità: un piccolo mixer analogico e tanti tappeti. Scrivo e canto davvero a livello terra terra, anche fuor di metafora. Voglio ripartire così."

"La cosa che mi mancherà di piu' è Il popolo nomade. Chi non lo conosce non può capire. I nostri fan sono un dono del cielo. I primi anni sono stati duri, ma era logico: arrivavo dopo Augusto e non ero ancora Danilo. Spero non mi abbandonino. Di certo non tradirò i loro e miei ideali. Sai quante volte alcuni dei più famosi gruppi italiani mi hanno chiesto di lasciare i Nomadi e diventare il loro cantante?"

"In questi 19 anni ho trovato l'elettricità che accende la vita. Ho trovato il pane giusto per il mio ego, pensa solo a Dio è morto davanti a 800mila persone al Primo Maggio. Ho trovato quel momento pieno in cui capisci che il tuo ego non conta più nulla e che quello che conta è il mondo che hai costruito attorno a te. Ho trovato il successo e grandi persone come il Dalai Lama. Non ho trovato me stesso. Almeno non tutto me stesso."