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"Questo libro è un viaggio... " che ha il compito di solleticare il "turista"- ascoltatore di musica ad appassionarsi, ad avvicinarsi al linguaggio cantautorale dell'autore di "Sette fili di canapa".

Titolo: Mario Castelnuovo - Tante storie... e qualcuna va a Roma
Autore: Mario Bonanno
Editore: Bastogi Editrice Italiana
Pagine: 92
Data di uscita: 2006

"Amo il rosso. Ma le mie canzoni sono molto più acquerellate, sfumate. Mi piace indugiare dentro le pieghe della vita. Abbiamo già scritto tutto quello che c'era e si poteva scrivere. Ciò che fa la differenza è lo stile. La mia ricerca di stile consiste nell'andare a sgraffignare dietro gli intonaci, per scoprire che magari nascondono un affresco antico."

Fingiamo per un attimo che questo libro sia una guida turistica (il formato lo ricorda), ma non una di quelle ampollose che ti dice tutto e che non lascia al visitatore il piacere di poter scoprire magari quei piccoli angoli suggestivi nascosti tra i monumenti più imponenti della città, ma che al contrario sia proprio una di quelle guide che invece negli angoli nascosti ti ci porta, ti conduce per mano. Mettiamo ora che invece dei monumenti ci siano delle canzoni, dei cd, e che il nome di questa città sia... Mario Castelnuovo.

"Questo libro è un viaggio... ", scrive così metaforicamente l'autore in quarta di copertina, ed è un viaggio si, un viaggio destinato a rimanere senza una meta precisa, un viaggio che ha il compito di solleticare il "turista"- ascoltatore di musica ad appassionarsi, ad avvicinarsi al linguaggio cantautorale dell'autore di "Sette fili di canapa".

Per chi non conosce Mario Castelnuovo, queste pagine non potranno che suscitare curiosità e piacevolezza nell'essere lette e scorse dall'inizio alla fine, salvo poi ricercarsi (magari anche su ebay) tutti i cd (per la maggior parte haimè fuori catalogo); per chi invece ha ben presente Mario e la sua musica, non potrà che contare, ad esempio, su di un'ampia sezione dedicata alla trascrizione dei suoi testi più belli e significativi, a partire proprio da "Sette fili di canapa", per giungere ai testi delle canzoni incluse nel suo ultimo album: "Che ora è", "La sinfonia dei grilli".

Attenta, ma soprattutto evocativa direi, l'analisi di tutti i brani inclusi nei dieci album pubblicati da Mario dal 1982 al dicembre 2005. Qui l'autore ha avuto un'ottima idea, e cioè non quella di spiegare approfonditamente o di commentare in maniera sfarzosamente critica ciascun brano e ciascun album ma, di fornirne delle brevi, semplici e sfiziose chiavi di lettura, lasciando ciò che di una canzone non si può e non si deve spiegare, perché così deve essere, il compito al lettore (e successivamente ascoltatore) semmai di indagare o di trovare altre possibili sconfinamenti e motivazioni. Del resto il mondo musicale di Mario Castelnuovo rievoca, in particolar modo nei suoi primi lavori, l'immaginario del cantastorie medioevale. La sua musica odora di cavalieri, di lupi, sa di leggende che nascono e si perdono un po' nella notte dei tempi, sa di Tevere, di Arno e colline toscane oltre ad essere sempre così intrisa di immagini poetiche splendidamente fuori... dagli scempi e dagli incantesimi della contemporaneità ["Che ora è"].

Castelnuovo non ha fatto altro che trasporre la sua passione per la pittura in canzone, e davvero, a volte attraverso i suoi brani pare ritrarre o descriverci un quadro. Completano il libro una recente intervista che spazia tra ricordi, 33 giri, canzoni e l'ultima fatica discografica: "Com'erano venute buone le ciliegie nella primavera del '42", alcune pagine di dichiarazioni dello stesso Mario che ci consentono di approfondire il suo rapporto con la musica e con le sue stesse canzoni ed infine un piccolo spazio riservato anche alla stampa, con stralci di recensioni tratte dai giornali che negli anni hanno scritto, commentato e disquisito sulla sua musica.

Link: Mario Castelnuovo Sito Ufficiale.

Un ringraziamento particolare per la gentile e cortese collaborazione alla casa editrice Bastogi.