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Chiedi chi sono gli Stadio, un libro per chi ama la band di Gaetano Curreri

Articolo di: Redazione; pubblicato il 04/07/2007 alle ore 13:20:43.

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"Chiedi chi sono gli Stadio. Storia di una rock band italiana": un libro per chi ama la band di Gaetano Curreri, ma anche un po' per tutti gli appassionati di una certa musica italiana, quella che pone le sue radici a Bologna e da lì si allarga fino a raggiungere i quattro angoli della penisola.

Libro: Chiedi chi sono gli Stadio

"Chiedi chi sono gli Stadio. Storia di una rock band italiana" - Melisanda Massei Autunnali. Prefazione di Michele Neri. Coniglio Editore; pagg. 288, € 20, ISBN 8860630223.

"Chiedi chi sono gli Stadio. Storia di una rock band italiana": un libro per chi ama la band di Gaetano Curreri, ma anche un po' per tutti gli appassionati di una certa musica italiana, quella che pone le sue radici a Bologna e da lì si allarga fino a raggiungere i quattro angoli della penisola (e, in qualche caso, superarli). La storia degli Stadio è ripercorsa fin dalle origini, ricostruendo le singole biografie dei membri originari della band, il loro graduale approdo all'ambiente di Lucio Dalla, il celeberrimo tour "Banana Republic", e, finalmente, la formazione del gruppo.

A partire da quel momento, più di un quarto di secolo di musica, attraversato da una miriade di dischi e di eventi che l'autrice, Melisanda Massei Autunnali, toscana, 29 anni, ripercorre avvalendosi di puntuali ricerche e commenti in proprio, ma anche attraverso le testimonianze dei diretti protagonisti: gli Stadio di oggi e di ieri, l'ormai storico collaboratore ai testi (e da qualche tempo anche produttore) Saverio Grandi, i produttori alternatisi nel corso degli anni, gli amici di oggi e di ieri, Luca Carboni, testimone delle proprie origini come primissimo paroliere del gruppo, Lucio Dalla, Irene Grandi, Ron, Gianni Morandi, fino all'attrice Vittoria Belvedere, che racconta come l'amicizia personale con Gaetano Curreri sia divenuta poi un fatto artistico, prima con il duetto "Mi manchi già", poi con il videoclip "Equilibrio instabile" che la vede affascinante protagonista.

Tante storie per una storia, con aneddoti, ricordi e curiosità che si intrecciano a una passione profonda, senza che l'autrice si mostri però mai compiacente al punto di correre il rischio di incorrere in un'operazione meramente celebrativa, come purtroppo spesso accade a chi si occupa di libri su star o gruppi della nostra musica. L'esigenza primaria di questo libro parrebbe invece piuttosto quella di spiegare, mettere in luce - con rispetto e discrezione - determinate dinamiche esterne e interne alla band, cogliendo l'occasione, forse non del tutto involontariamente, per una piccola riflessione su quelli che possono essere i rapporti interpersonali, in senso più ampio, all'interno di un gruppo che inevitabilmente presenta personalità e carismi dissimili.

Le storiche collaborazioni, quelle a cui spesso si fa riferimento citando questo gruppo, assumono un senso nuovo e più profondo, avvalendosi di argomentazioni precise: non solo musicisti di accompagnamento per Lucio Dalla, ad esempio, ma indispensabile colonna portante nella costruzione di quel sound che agli inizio degli anni Ottanta riscaldava concerti e classifiche con risultati di popolarità strepitosi. Una solida ambientazione storica ricorre puntualmente nella narrazione: la Bologna dei fermenti di fine anni Settanta, le radio libere, il marzo '77, la strage del 2 agosto 1980, gli attentati mafiosi del 1992 (una canzone degli Stadio, "Per la bandiera") è dedicata alla scorta di Giovanni Falcone, il conflitto civile di Bosnia ("Un volo d'amore" il brano che offre lo spunto).

Venticinque anni di canzoni che non trascurano la storia del nostro paese, allargando la prospettiva dalla musica leggera al mondo che nel frattempo è cambiato, passando attraverso eventi che hanno più o meno lasciato un segno (non a caso l'autrice è laureata in storia e filosofia). Un libro - il primo dedicato a questo gruppo - che fa dunque giustizia del contributo offerto dagli Stadio alla nostra musica leggera, contributo spesso oscurato da nomi di maggior spicco ("E dimmi che non vuoi morire", portata al successo da Patty Pravo, venne composta da Vasco Rossi assieme a Gaetano Curreri), ma non per questo meno importante e significativo: ed è così che riacquistano linfa e vigore dischi ingiustamente esclusi dalla meritata popolarità, come il primissimo "Stadio" (del 1982) o il più recente "Di volpi, di vizi e virtù" (1995), che invece la Massei Autunnali scava a fondo col metro costante della qualità e del "rock d'autore", da sempre marchio di fabbrica del gruppo bolognese. Completa il libro una vasta sezione fotografica, colori e b/n, con molte foto inedite, più o meno recenti, scattate dal vivo o tratte dagli archivi personali degli artisti.

Melinda Massei Autunnali
Melinda Massei Autunnali (Piombino, 1978) scrittrice e saggista, laureata a Pisa in Filosofia, è ricercatrice sulla musica italiana. Conduce e scrive diverse trasmissioni di approfondimento a Radio Piombino e ha creato il sito www.lacanzoneitaliana.it in cui accumula materiali e interviste inedite sulla storia della canzone italiana. Suona il pianoforte e le tastiere e questo è il suo primo libro.