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I Jalisse che fine hanno fatto? di Valeria Ducato

Articolo di: Alberto Barina; pubblicato il 29/06/2011 alle ore 15:56:51.

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La sera del 22 febbraio 1997 il Festival di Sanremo premio' il duo Jalisse che vinse contro tutto e tutti diventando cosi' i simboli di una vittoria pulita...

Libro Jalisse

Autore: Valeria Ducato
Titolo: I Jalisse che fine hanno fatto?
Casa editrice: Edizioni Anordest
Pagine: 194

.."Jalisse" in lingua araba significa "siedi ed ascolta"...
..Ecco come ci hanno trattati, a noi pubblico. Come se fossimo troppo piccoli, immaturi, infantili. Eppure noi sapevamo bene cosa avevamo scelto. Ma come si poteva boicottarli? Come costruire una sconfitta? Per di più nell'era della comunicazione? Come si poteva trasformare un successo in un flop?...

..Il duo Jalisse quindi doveva scomparire. Non si dovevano più vedere. Non furono più invitati nelle trasmissioni, poche le foto sui giornali, quasi nulle le apparizioni pubbliche. L'Italia si doveva dimenticare la loro faccia, il suono della loro voce e piano piano anche la loro canzone...
..In italia è così: sembra più importante difendere un preconcetto che difendere un talento...

Lo ricordo molto bene anch'io il festival di Sanremo del 1997, e ci sarà un motivo se a distanza di anni per curiosità sono andato ad acquistare in download la versione spagnola di "Fiumi di parole": "Rios de palabras", oltre che riascoltare di tanto in tanto il loro "Il cerchio magico del mondo" (che mi vanto di avere nella mia collezione come preziosa rarità ).

Un libro sui Jalisse, sulla loro storia, scritto per altro, da quel che posso capire, più da un'appassionata che da una giornalista vera e propria, ma forse le storie e le biografie degli artisti andrebbero scritte dagli appassionati o dai fans o almeno in concomitanza.

Una volta che si è letto l'intero libro, per altro lo si legge tutto tranquillamente in meno di tre ore, e preso atto - nero su bianco - che la loro vittoria quell'anno a Sanremo spiazzò e (positivamente) sorprese tutti e scontentò molti altri, che la loro vittoria trovò impreparati loro stessi (forse) ma sicuramente la casa discografica, la distribuzione, la loro produzione, che anche in virtù di ciò era inammissibile che dovessero artisticamente continuare ad esistere (tanto più che erano quasi degli emeriti sconosciuti), e che dunque una campagna di boicottaggio o una strategia dell'ingiuria nei loro confronti era molto più affascinante, credibile e remunerativa di un podio festivaliero (appunto quel "Che fine hanno fatto i Jalisse" tormentone e ritornello), emerge dalle pagine del libro tutta la loro silenziosa dignità artistica ed umana, quel non scendere a compromessi mai anzitutto con le feroci leggi dello show-business (quello stesso che ora chiama cantanti e svende come tali i protagonisti dei tanti talent-show di casa nostra), se non nel dover nascondere almeno per quella lontana festivaliera settimana del '97 anche il loro rapporto di coppia come i disco-disastro-grafici suggerirono (quanti di voi si chiesero se Alessandra e Fabio fossero almeno fidanzati), E poiché i due non sembravano le persone più adatte per riempire le pagine dei rotocalchi di una potenziale "Eva Tremila" a suon di foto pinzillacchero-amorose (invece che di cd), dopo la vittoria forse era meglio farli "sparire".

Mi azzardo a dire, in aggiunta a questo, che spesso c'è anche una grossa componente caratteriale che detta scelte e fortune nella vita: il mettere al primo posto l'amore, la semplicità, l'onestà, l'essere schivi, il continuare a credere e proporre ciò che realmente si sente, tutte componenti, qualità o demeriti (a seconda dei punti di vista) che difficilmente si armonizzano con il mondo falso, superficiale e "caciarone" dello spettacolo. Quindi i Jalisse sono statti vittime ma forse anche un po' carnefici di se stessi.

Ma che fine hanno fatto i Jalisse? appunto.
Il libro ci offre l'opportunità di capire cos'è accaduto dopo quel Sanremo, ci dà l'ennesima conferma di come vi sia una maggiore attenzione e sostegno all'estero nei confronti della musica e degli artisti italiani, ma soprattutto racconta quante iniziative musicali, culturali e sociali ancora negli ultimi anni hanno portato avanti e stanno portando avanti con caparbietà ed armonia (anche famigliare), lontano dai riflettori, la coppia Drusian-Ricci, con qualche incursione (anche fotografica di cui il libro è ben corredato), nel privato (per buona pace finalmente dei cronisti d'assalto del gossip).

Ora non so dire se i Jalisse mi mancano, ma di sicuro avrei tanto piacere nel risentirli e dirgli che un fiume di parole continua - questa volta placido - a scorrere...