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Indipendulo puntata zero

Articolo di: Michele Orvieti; pubblicato il 22/12/2006 alle ore 13:36:40.

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In occasione della decima edizione del Mei di Faenza, si è tenuta domenica 26 Novembre, con un'appendice notturna ed elettronica per la sera di sabato 25, la puntata zero di Indipendulo, il progetto di esplorazione del concetto di indipendenza musicale e creativa, concepito, prodotto e realizzato dallo staff di Magazzeno Bis/Trovarobato.

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L'esperieza della punatata zero di Indipendulo al Mei: sette i gruppi che si sono esibiti!

In occasione della decima edizione del Mei di Faenza, si è tenuta domenica 26 Novembre, con un'appendice notturna ed elettronica per la sera di sabato 25, la puntata zero di Indipendulo, il progetto di esplorazione del concetto di indipendenza musicale e creativa, concepito, prodotto e realizzato dallo staff di Magazzeno Bis/Trovarobato.

Sono stati sette i gruppi che si sono susseguiti sul palco di Indipendulo: MR60, Francobeat, il duo Edoardo Marraffa e Pasquale Mirra, Settlefish, Transgender, Grimoon e Fitness Pump. Ognuno dei 7 gruppi era chiamato a rappresentare altrettante realtà indipendenti che si muovono nell'ambito musicale in maniera trasversale. L'obiettivo di Indipendulo è proprio quello di puntare i riflettori su chi, non limitandosi alla sola produzione di dischi o all'attività di musicista, affianca a queste le attività di operatore culturale e artistico col fine di impostare una serie di relazioni, iniziative e progetti che li vedano coinvolti nelle varie fasi del lavoro musicale.

E' proprio questo il fulcro del concetto di indipendenza, dove i ruoli, non più rigidi diventano sfumati e permettono in ultima analisi agli stessi artisti di avere maggior controllo e consapevolezza del loro agire. Un processo in atto da tempo, ma che in questi ultimi anni sta dando i più chiari frutti.

Le 5 ore di Indipendulo, coi 7 concerti alternati alle interviste e alla conduzione di Michele Orvieti, anchorman del programma radio Magazzeno Bis, sono state seguite da un folto pubblico, che accortosi della particolarità dell'evento e dell'atmosfera è rimasto al lungo nella Tenda "I" del Mei.

Durante tutto il pomeriggio gli artisti e lo staff sono stati ripetutamente in collegamento con Enzo Baruffaldi di Radio Città del Capo di Bologna, realizzando una sorta di reportage in diretta su quanto avveniva ad Indipendulo. La sera precedente invece, all'interno della suggestiva cornice della Sala Biliardi "Al Punto" di Faenza, si è tenuta una sorta di pre-appendice di Indipendulo: è stato organizzato un "microevent", un concerto di micromusic (una musica elettronica realizzata attraverso l'uso di vecchie console, Gameboy e computer 8 bit) che ha visto la partecipazione di alcuni dei musicisti più importanti del collettivo micromusicale bolognese MicroBo quali Lorenzo Baronti, NrGiga e Postal M@rket.

A completare l'esperienza di Indipendulo c'è da menzionare il piccolo documentario diviso in 5 parti realizzato insieme a Bunker Produzioni. Nel mese di novembre sono state realizzate tre videointerviste, con l'intento di fotografare tre stadi della produzione musicale, organizzate ironicamente secondo una tripartizione dantesca: l'"Inferno" delle sale prove e dei gruppi di base provenienti dai licei bolognesi, il purgatorio dei gruppi emergenti, e il paradiso del "quasi-mainstream".

Abbiamo avuto il piacere di intervistare i Legless (gruppo di base di San Lazzaro di Savena a Bologna), i Museo Kabikoff (un'emergente compagine brianzola) e per il "paradiso" abbiamo avuto la gradita testimonianza di Manuel Agnelli degli Afterhours.

Queste videointerviste possono essere visionate all'interno del sito di Indipendulo all'indirizzo http://indipendulo.trovarobato.com Tutti i concerti del Mei sono stati poi videoripresi per un futuro montaggio che completi il progetto Indipendulo con documentario, forse il primo vero documentario sulla scena indipendente italiana.

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