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Gianna Nannini torna con ''Grazie''

Articolo di: mnitalia; pubblicato il 27/01/2006 alle ore 15:35:35.

Sara' nei negozi a partire dal 27 gennaio ''Grazie'', il nuovo album di Gianna Nannini. Preceduto dal singolo ''Sei nell'anima'', uscito il 13 gennaio, il disco propone la musicista senese in un mix affascinante di ritmo, melodie e rock d'autore.

Gianna Nainnini

Sarà nei negozi a partire dal 27 gennaio “Grazie”, il nuovo album di Gianna Nannini. Preceduto dal singolo “Sei nell’anima”, uscito il 13 gennaio, il disco propone la musicista senese in un mix affascinante di ritmo, melodie e rock d’autore.

Prodotto dalla Nannini e Wil Malone (già collaboratore di Verve, Depeche Mode Skunk Anansie e Iron Maiden) su etichetta Universal, “Grazie” contiene dieci brani inediti, tutti scritti da Gianna con la sola eccezione di “Le carezze”, firmato da Malone con testo di Gino Pacifico, coautore con la Nannini anche di “Sei nell’anima”, canzone che indica nella tenerezza la vera chiave utile a salvare il mondo. “Grazie” presenta anche altre collaborazioni eccellenti: cinque brani sono firmati dalla Nannini assieme a Isabella Santacroce, scrittrice di culto (“Destroy”, “Luminal”, “Lovers”), già collaboratrice con Gianna per l’album del 2002 “Aria”.

Le chitarre di Fausto Mesolella degli Avion Travel e di Davide Tagliapietra, il groove di Sasha Ring, uno degli esponenti più geniali della scena underground tedesca, e il pianoforte dell’armena Ani Martirosyan impreziosiscono ulteriormente l’album che affronta temi scottanti e di attualità visti nell’ottica dei rapporti umani e dei conflitti sentimentali propri del terzo millennio. Basti pensare all’invettiva di “Possiamo sempre” con un rivoluzionario appello al libero arbitrio, l’invito a lasciarsi andare di “L’abbandono”, la forza dei sentimenti rappresentata in “Grazie”, la poesia contenuta in “Le carezze”, la sensazione dell’abbandono che è il tema di “Treno bis”, la goliardia dell’amore a ritmo di reggae di “Io”. Citazioni a parte meritano “Mi fai incazzare” con un testo che trasuda erotismo e sensualità in cui Gianna, 25 anni dopo l’America, trova l’Africa; “Alla fine”, una canzone anti-buonista su beneficenza, carità, politica, guerra e Live Aid/8 in svendita; e “Babbino caro”, il brano più difficile dell’album in cui per la prima volta la Nannini parla esplicitamente del suo contrastato rapporto con il padre. “Grazie”, che uscirà anche in formato Dual Disc (il primo del catalogo Universal Music Italia) conterrà, nella sezione Dvd, oltre 30 minuti di filmati di backstage girati durante la produzione del disco, un’intervista alla Nannini e a Wil Malone, immagini di video art con sottofondi musicali e una photo gallery dell’artista.

Il 19 febbraio dal teatro Sashall di Firenze partirà il tour, organizzato da Cose di Musica, che toccherà undici tra le maggiori città italiane per concludersi il 25 marzo al teatro Smeraldo di Milano. Queste le date del tour: 21 febbraio, Bologna (Teatro Medica Palace); 25 febbraio, Ancona (Barfly); 10 marzo, Catania (Teatro Metropolitan); 11 marzo Palermo (Teatro Massimo); 13 marzo, Catanzaro (Teatro Politeama); 16 marzo, Torino (Teatro Colosseo); 20 marzo, Napoli (Teatro Augusteo); 21 marzo Bari, (Teatro Team); 23 marzo, Roma (Auditorium).

Il singolo “Sei nell’anima” è accompagnato da un videoclip girato a Bratislava, nell’inverno della capitale della Slovacchia, crocevia di una radicale trasformazione e di un grande fermento musicale e culturale, con la regia del californiano Kal Karman, già autore di videoclip (Ligabue, Mambassa e Mellowtoy) e responsabile degli effetti speciali di “The Star Wars: Episode I - The Phantom Menace”.

Note sui brani

1. SEI NELL’ANIMA
musica: Gianna Nannini
testo: Gianna Nannini/ G. Pacifico

“Ma è la tenerezza che ci fa paura”. Questo verso caratterizzato da una melodia in stile “nanniniano”, con gli archi di Wil Malone e il testo scritto a quattromani con Gino Pacifico, si preannuncia come il caposaldo dell’album. Il sentimento d’amore non lascia spazio a dubbi, si promette per sempre: c’è la voglia di ricominciare, di lasciarsi indietro il passato senza però dimenticarlo: “Sei nell’anima e lì ti lascio per sempre, sospeso immobile fermo immagine, un segno che non passa mai”.

2. POSSIAMO SEMPRE
musica: Gianna Nannini/ Wil Malone
testo: Gianna Nannini/ Isabella Santacroce

L’atmosfera cambia. È uno dei pezzi rock tra i più azzeccati di Gianna. Le chitarre di Fausto Mesolella degli Avion Travel e Davide Tagliapietra irrompono in una dura invettiva costruita su interrogativi rivolti a qualcuno che sta andando via, al mondo che si stringe intorno all’individuo. “Ma chi sei tu per farmi male, ma chi ti ha detto di sparire, ma chi ti ha tolto il Paradiso”. Lo spazio per la speranza, però, è dietro l’angolo e torna nel ritornello aperto alla melodia con un “rivoluzionario” appello al libero arbitrio: “Possiamo sempre scegliere, possiamo sempre farci suore, possiamo sempre far l’amore come comanda Dio”.

3. L’ABBANDONO
musica: Gianna Nannini/ Wil Malone
testo: Gianna Nannini/ Isabella Santacroce

L’atmosfera nel brano è quella rarefatta del sogno, tutto archi e chitarre acustiche (suonate anche dalla stessa Nannini). Il testo, scritto insieme a Isabella Santacroce, è un invito a lasciarsi andare, ad abbandonare freni, paure e inibizioni per stringersi in un abbraccio forte e tenero, ha il sapore amaro della distanza (“e non ci sei, ora che voglio te, voce del mio silenzio, vieni qui su di me, lasciati andare a un bacio”) ed è rivolto a chi, lentamente, sta scivolando via. Una danza lenta e ritmata che culla la confessione del sentimento in un lungo e caldo abbraccio (forse l’ultimo), tra momenti di belle speranze (“scaldiamo questa primavera, con il fuoco che sei, bruciami ancora") e di triste contemplazione della realtà (“io vorrei portarti via, e vorrei non aspettarti più, ma tu non vuoi sorridermi, sei solo, hai freddo”).

4. GRAZIE
musica: Francesco Sartori/ Gianna Nannini
testo: Gianna Nannini/ Isabella Santacroce

Una ballata d’amore per questo brano, fulcro concettuale dell’album che da esso prende il titolo. Un tenero ringraziamento per “questo amore senza paura” che ora non brucia più (“che te ne fai ora di me, in questo fuoco andato in lacrime, non sento niente”) ma che lascia un sereno pensiero di ciò che è stato, della forza che ha saputo infondere, (“dolce com’è dolce il pensiero che resta, ora dopo ora io ti cerco, grazie di ogni tuo sguardo dentro di me”). La forza dei sentimenti, ancora intensamente vivi, benché mutati, esplode nel ritornello: “grazie del sole che è stato, tenerti vicino, dentro di me, grazie di questo amore, senza paura più forte di noi”, per poi scemare lievemente, nel commovente disincanto del finale: “lasciami il tuo silenzio, spegni la voce, le luci accese, grazie.”

5. LE CAREZZE
musica: Wil Malone
testo: G. Pacifico

Un amore raccontato per immagini, un amore visto ancora una volta in quello che sembra un sogno e che è necessario alla salvezza è al centro di uno dei momenti più poetici dell’album. “Basteranno le carezze, le mie mani forti e libere a scaldarti. Dentro i pozzi, sopra i tetti, scavalcare e ovunque scendere, cercarti fuori tra le ombre”. Il testo è di Pacifico, la musica di Wil Malone che ha scritto questa canzone appositamente per Gianna, mentre il groove è di Sasha Ring, tra i più innovatori esponenti della scena underground tedesca.

6. BABBINO CARO
musica e testo: Gianna Nannini

Una canzone in cui per la prima volta Gianna (autrice di testi e musica) parla esplicitamente del padre, anzi del babbo: un bilancio lungo una vita del rapporto inevitabilmente non sempre facile di una figlia con il papà (“Aiutami a non piangere, adesso siamo soli, la rabbia ormai è cenere, mio eterno dittatore”). La canzone è stata scritta nel momento in cui il suo babbo stava molto male e come dice Gianna “meno male che l’ho scritta, così è rimasto in vita”. La scelta punta sul rock per accompagnare versi come “Babbo stammi ancora addosso, la vita mi fa freddo se non mi copri più”, fino al ritornello di grande tenerezza e armonia con il contributo, nel finale, del coro dei Piccoli Cantori di Milano. Alle chitarre Fausto Mesolella e Davide Tagliapietra.

7. TRENO BIS
musica e testo: Gianna Nannini

Solo chitarra e voce nell’incipit di questo brano lento e melodico, in cui sono parole d’addio a segnare un testo carico malinconia: “ho preso il treno lasciando il nostro addio sulle tue labbra al posto mio, ho spento il cielo per non vedere più com’è la vita senza di te”. Entrano suggestivi gli archi di Malone nel ritornello che ha il sapore della rassegnazione, seppur dolorosa, per la perdita di qualcuno: “sei lontano questa sera che mi fa ridere di noi, sei come il vento che vedo andar via, non sei qui e così sia”.

8. IO
musica: Gianna Nannini
testo: Gianna Nannini/ Isabella Santacroce

Ritmo e melodia in questa irresistibile e saltellante canzone tendente al reggae in cui Gianna scherza con e sull’amore (scendi dal mio letto, scendi, l’amore è bello solo se lo fai con me). Quasi un inno dal sapore goliardico dedicato a quelle che sono le contraddizioni insite in un rapporto d’amore tra due persone “io che non ho capito niente, tu che non mio basti mai e mi dai tutto, io che non so fermare il tempo, tu che non mi vedi mai e sono dappertutto” ma che contemporaneamente ne determinano la forza: “come la pioggia, il sentimento spegnerà la nostra rabbia, solo una goccia sopra il viso poi ancora il sole”.

9. MI FAI INCAZZARE
musica: Gianna Nannini
testo: Gianna Nannini/ Isabella Santacroce

Torna prepotente in questo brano l’anima rock della Nannini, che firma musica e testi trasudanti di rabbia ed erotismo, sentimento e sconforto, nei confronti di un legame capace di toccare le vette più alte. Gianna, dopo l’‘America’ di 25 anni fa, trova oggi l’Africa: “Mi fai piangere l’Africa con la tua bianca cortesi / il buio è qui negli occhi tuoi ma non è il diavolo che indossi / Il male è qui dentro di noi ed è un silenzio che ci strangola / Mi fai tremare l’Africa / con la tua bocca sulla mia.”

10. ALLA FINE
musica: Gianna Nannini
testo: Gianna Nannini

Il brano che chiude l’album ha il testo più impegnato, durissimo, senza buonismi, con riflessioni tutt’altro che compiaciute su beneficenza, carità, politica, guerra e Live Aid. “Alla fine dell’Italia un bacio fa rumore…non ci insegneranno mai l’amore i potenti e la carità le croci rosse sulle rovine/ ora che fai raccogli bombe qua e di la, magari esplodi tra gli ulivi, salti in aria con la verità”. Al pianoforte l’armena Ani Martirosyan.

Le date del tour Grazie

  • 19 febbraio Firenze (Teatro Sashall)
  • 21 febbraio Bologna (Teatro Medica Palace)
  • 25 febbraio Ancona (Barfly)
  • 10 marzo Catania (Teatro Metropolitan)
  • 11 marzo Palermo (Teatro Massimo)
  • 13 marzo Catanzaro (Teatro Politeama)
  • 16 marzo Torino (Teatro Colosseo)
  • 20 marzo Napoli (Teatro Augusteo)
  • 21 marzo Bari (Teatro Team)
  • 23 marzo Roma (Auditorium)
  • 25 marzo Milano (Teatro Smeraldo)

Sito Internet: www.giannanannini.com