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Alda Merini e Giovanni Nuti rispondono a Baudo

Articolo di: Pier Giorgio Tegagni; pubblicato il 14/02/2007 alle ore 18:57:55.

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Alda Merini e Giovanni Nuti diffondono il testo della lettera autografa del 18 dicembre 2006 che il noto presentatore ha scritto dopo l'ascolto della canzone "Sull'orlo della grandezza", esclusa da Sanremo.

Nuti e Merini

Pippo Baudo in distonia con se stesso. Alda Merini e Giovanni Nuti rispondono a Baudo

In merito alle dichiarazioni di Pippo Baudo, direttore artistico del 57° Festival di Sanremo, rilasciate al settimanale Sorrisi e canzoni TV N° 6, che riguardano il brano 'Sull'orlo della grandezza' - con testo scritto da Alda Merini e musica del compositore e interprete Giovanni Nuti - non selezionato per il cast della manifestazione canora ("Alda Merini ha scritto una lirica bellissima, ma c'era una distonia con la musica. Vorrei che la recitasse a Sanremo"), Alda Merini e Giovanni Nuti diffondono il testo della lettera autografa del 18 dicembre 2006 che il noto presentatore ha scritto dopo l'ascolto della canzone:

"Carissima Alda, ho sentito la sua voce narrante. E' magnifica, calda, forte, passionale. La musica è avvincente ed anche la voce-cantante (di Giovanni Nuti NdR). Spero di "baciarla" presto e a lungo! Pippo Baudo".

Come è evidente dal contenuto della missiva, l'apprezzamento di Baudo riguarda sia il testo di Alda Merini sia la musica di Giovanni Nuti, sia l'interpretazione della poetessa e del cantante, che avrebbero voluto calcare insieme il palco del Festival.

Le recenti dichiarazioni di Baudo risultano, quindi, quantomeno contraddittorie rispetto a quanto lo stesso ha manifestato in via privata e personale. D'altro canto con intelligenza ha scelto l'unica via percorribile... almeno all'apparenza... individuare una spiegazione "accettabile" di una scelta opinabile.

Ed ecco che magicamente ricade sull'autore delle musiche il peccato distonico... come se ciò bastasse a rendere giustizia al testo e alla sua autrice. Il tentativo però non può raggiungere il risultato sperato. La collaborazione tra Merini e Nuti è consolidata nel tempo - è iniziata nel 1993 - e ha prodotto opere di qualità riconosciuta: senza distonia alcuna. Lo stesso Baudo aveva mostrato di conoscere e apprezzare molto i precedenti frutti del loro sodalizio artistico, che aveva dato vita negli ultimi anni al repertorio del CD 'Milva canta Merini' con liriche della poetessa milanese e musiche di Giovanni Nuti - in cartellone al Teatro Strehler nel 2005 - e, più recentemente, all'opera sacra 'Poema della croce', rappresentata con enorme successo nel Duomo di Milano di fronte ad oltre 4.000 spettatori partecipi e commossi.

Dovrebbe quindi ai più apparire abbastanza strano che, proprio in occasione dell'esperienza Festival, la signora Merini abbia commesso l'errore di non valutare adeguatamente il prodotto finito e, soprattutto, l'armonia della musica rispetto al testo... ovvero del testo rispetto alla musica. Così facendo si finisce per metterne ancor più in discussione le doti artistiche di poeta e di musicista: Alda Merini infatti, oltre che poetessa più volte candidata al Nobel, è anche valente pianista!

Come se tutto ciò non bastasse, il direttore artistico Pippo Baudo ha consentito che Dario Salvatori, uno dei tre membri, da lui scelti, della commissione selezionatrice di Sanremo, in questa veste invitato a Domenica In il 14 gennaio nell'Arena di Massimo Giletti, esprimesse, senza alcun contraddittorio, un commento ingiurioso ("una lagna infinita") riguardo al brano Merini-Nuti non selezionato, lasciando passare in diretta televisiva di fronte a milioni di spettatori un'affermazione di pubblico dileggio nei confronti delle qualità artistiche non solo di Alda Merini ("la pubblica bastonatura di un poeta" come lei stessa l'ha giustamente definita) ma anche di Giovanni Nuti.

Non importa che poi lo stesso Baudo, in una successiva telefonata, si sia profuso in ampie scuse ed abbia espresso, ancora una volta in privato, grande rammarico per l'accaduto. E' evidente che solo la sua capacità dirigenziale possa avergli suggerito di sacrificare la propria opinione, il proprio personale gusto musicale e la propria "eleganza", a tutela del team capeggiato. Baudo così, forse, ha inteso salvare la sua corte e il suo piccolo esercito di "esperti", ma ancora una volta l'arte è stata sacrificata sull'altare delle logiche "televisive" e commerciali. Gli è mancato, in ultima analisi, il coraggio di una scelta che avrebbe portato a dare eco a voci fuori dal coro.

Ecco il commento finale di Alda Merini: "Nel mio ultimo libro - Il Cantico dei Vangeli - ho dato grande risalto alla figura di Pilato. Anche Lei, Baudo, ha fatto così. Se ne è lavato le mani. Le assicuro che è meglio un ladro conclamato che un assenteista del pensiero. E visto che l'ho sentita ragionare con Margherita Hack, di "pupilli", raccomandazioni e amicizie tra giovani e anziani, Alda Merini preferisce fin d'ora chiarire che non ha mai mirato a "raccomandare" il compositore Nuti e neppure a farne il suo amante, ma un suo pupillo sì, come dovrebbe essere tra "grandi". Le significo che l'accoppiamento Nuti-Merini è solo artistico. Se tutte le ispirazioni venissero da un coito, pensi quanti stupratori andrebbero a Sanremo".

Il brano Sull'orlo della grandezza, etichetta Sagapò Music, sarà in vendita on-line dal 15 febbraio, scaricabile dal sito www.messaggeriemusicali.it Il singolo è l'anticipazione di un doppio album di Giovanni Nuti, attualmente in lavorazione, che racchiude tutte le "canzoni" da lui scritte e interpretate su testi poetici di Alda Merini (per la maggior parte inediti).

Sull'orlo della grandezza
(Testo Alda Merini - Musica Giovanni Nuti - © Edizioni Sagapò)

Quando t'investe un sentimento vero
che è come l'uragano
e tu hai paura
di perdere la luce
e di smettere di vedere le piccole cose
di ogni giorno

E pensi che qualcuno
inopinatamente
voglia darti
qualcosa sulle spalle
non capisci se è un cadavere
o una grande vittoria
allora tremi dalla paura
e non sai chi sia il portatore
di questa chiamata

che ti prende le gambe
e te le fa tremare
vorresti parlare
e ti si inceppa il volto
vorresti ridere
e diventi un ghigno di lebbra
ad un certo punto
ti senti bello come Lucifero
e non sai
che questa resurrezione
non è un'adolescenza
ma è la maternità della luce
che hai sempre avuto nel grembo.

Alda Merini è nata il 21 marzo 1931 a Milano, e qui tuttora vive in una casa sui Navigli. Già apprezzata in gioventù da Pasolini e Quasimodo (esordì giovanissima, a sedici anni, con la raccolta "La presenza di Orfeo"), dopo anni di oblio conseguenti al suo internamento in manicomio, ha saputo trasformare il suo drammatico vissuto in versi limpidi e visionari che le sono valsi numerosi riconoscimenti, tra cui, nel 1993, il Premio Librex-Guggenheim "Eugenio Montale" per la Poesia, nel 1996 il Premio Viareggio, nel 1997 il Premio Procida-Elsa Morante e nel 1999 il Premio della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Settore Poesia. Nel 1996 e nel 2001 è stata candidata, rispettivamente dall'Académie Française e dal Pen Club Italiano, al Premio Nobel per la letteratura. Tra le sue opere poetiche "La Terra Santa" (1984), "Vuoto d'amore" (1991), "Ballate non pagate" (1995), "Corpo d'amore. Un incontro con Gesù" (2001), "Magnificat. Un incontro con Maria" (2002), "La carne degli angeli" (2003), "Poema della Croce" e "Clinica dell'abbandono" (2004), "Le briglie d'oro" (2005), "Cantico dei Vangeli" (2006).

Alda Merini si è anche dedicata alla prosa: "L'altra verità. Diario di una diversa" (1986); "La pazza della porta accanto" (1995). Giovanni Nuti, chansonnier dalle importanti collaborazioni (Enrico Ruggeri, Roberto Vecchioni, Mango, Enzo Avitabile), ha all'attivo tre album ("Al parco dei silenzi", Giovanni Nuti", "Disordinatevi") con Paolo Recalcati per i testi. Ha partecipato al Festival di Sanremo nel 1991 e le sue canzoni sono state cantate tra gli altri da Teresa Salgueiro, voce femminile dei Madredeus, e da Gloria, vincitrice del Premio della critica per le nuove proposte a Sanremo 96.

incideva più in Italia, componendo tutte le musiche del CD "Milva canta Merini", Giovanni Nuti è stato al fianco della nostra acclamata interprete nel suo ultimo grande tour in Germania (22 date sold-out nei principali teatri tedeschi) e, ad aprile 2005, una settimana in cartellone al Teatro Strehler di Milano. Nel dicembre 2005 esce su etichetta Sagapò "Poema della croce", Cantata per voce solista, coro e orchestra, definito da Monsignor Gianfranco Ravasi, prefetto della Biblioteca Ambrosiana, "opera di finissima e intensa esegesi musicale" della "grande poesia di Alda Merini". Il 13 ottobre scorso Giovanni Nuti è protagonista con Alda Merini di una straordinaria rappresentazione del "Poema della croce" nel Duomo di Milano, davanti a 4.000 spettatori. Di questa serata "unica" è stato realizzato un DVD di prossima pubblicazione.

Con la gentile collaborazione di Marina Testori e Guido Robustelli, marina.testori@fastwebnet.it, guido.robustelli@fastwebnet.it

Link: Alda Merini - Giovanni Nuti