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Sergio Laccone: Il ritorno degli eroi

Articolo di: Alberto Barina; pubblicato il 24/10/2005 alle ore 20:25:15.

Sergio Laccone: Il ritorno degli eroi

Artista: Sergio Laccone
Album: Il ritorno degli eroi
Etichetta: S. Laccone/Storie di note
Data di uscita: luglio 2005

Due pulcinella con le scarpe da tennis e sullo sfondo dei trulli e dei palazzi simili a grattacieli, il tutto inquadrato in uno schermo che presumibilmente potrebbe essere quello di un computer. Passato e presente, tradizione ed innovazione si fondono dunque nella musica di Sergio Laccone. Era veramente da un po’ che non si sentiva parlare di questo cantautore pugliese, anzi ha sempre fatto parlare poco di sé…ricordo nei primi anni ’90 delle canzoni scritte da lui per Mietta.

Ma concentriamoci su “Il ritorno degli eroi”, un album che ha tutto il sapore della musica mediterranea, partenopea, talvolta allegra, spensierata, altre volte più malinconica, struggente ed intensa. Tante percussioni, fisarmoniche, mandolini, arrangiamenti etnici e folklorici accompagnano le quattordici tracce di questo album in bilico tra brani cantati in italiano e brani cantati in dialetto napoletano e pugliese.

Nelle canzoni di Sergio Laccone s’intrecciano il richiamo, i colori della terra, del mare, dei golfi illuminati all’imbrunire, delle voci dei pescatori e delle donne nei vicoli ma, è anche musica che dissacra, che trasmette ironia: “Zumpo” e “Chimera” ad esempio.

Tra i brani migliori sicuramente “Cumbà Giuann’”, canzone carica di nostalgia e la bellissima “Ninna nanna per non dormire”, poeticamente impreziosita dalla voce lirica di Maria Grazia Schiavo e nella quale forse non sarebbe sbagliato leggervi anche dei riferimenti all’ “anemico mondo” nel quale ci ritroviamo a vivere e lottare tutti i giorni: “…un mondo senza colori/senza dentro e senza fuori…”, dove l’eterna storia del “lupo che si mangia la pecorella” sembra sempre maledettamente ripetersi uguale.

Accorata e struggente “Amore abbandunato”, che ci ricorda le classiche, ma sempre nuove e ricche di fascino, melodie napoletane. Infine merita una citazione anche “Salomè” brano che apre il disco e la cui figura femminile sembra non avere nulla a che vedere con quella più nota e leggendaria che noi tutti conosciamo, visto che quella che ci propone Laccone è divenuta piuttosto “Il catalizzatore di tutta la famiglia…e muove la bocca come una triglia e somiglia ad una patatina”. Che sia una metafora della televisione?

C’è sicuramente da credere alle parole di Renzo Arbore che nel presentare il cd di Sergio dice: “Questo album è la summa del variegato talento di Sergio; un disco da ascoltare e riascoltare, che non ha niente a che fare con i prodotti usa e getta di molti artisti pur famosi, un cd destinato a durare e ad essere scoperto e riscoperto con ripetuti ascolti, com’è capitato a me. Il che, in tempi frivoli e superficiali, frettolosi e mercantili come quelli di oggi non è assolutamente poco anzi, è molto!”.

Tracklist:
  1. Salomè
  2. Zumpo
  3. Cumbà Giuann’
  4. Ninna nanna per non dormire
  5. Chimera
  6. Il ritorno degli eroi
  7. Ammore abbandunato
  8. Ind’a la notte
  9. ‘Na niña te lassa ‘na niña te chiama
  10. Cantare ballare
  11. Bari vecchia
  12. Vita brillante
  13. Cumbà Giuann’
  14. Devo andare

Sito internet: www.laccone.com

Un ringraziamento per la cortese e gentile collaborazione ad Angela Alemanno della Mad Management