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Farabrutto: Alzare la voce

Articolo di: Alberto Barina; pubblicato il 02/11/2005 alle ore 17:36:34.

Farabrutto: Alzare la voce

Artista: Farabrutto
Album: Alzare la voce
Etichetta: Freecom/Rai Trade/Edel
Data di uscita: ottobre 2004

“Devi spegnere la mente, non dire mai niente, vota il tuo rappresentante...”

Una cascata di percussioni, chitarre spietatamente rock, fraseggi elettronici, superbi arpeggi di mandolino, arrangiamenti da far impallidire patetici musicisti ed opulenti discografici, il tutto amalgamato assieme per dar vita ad un percorso musicale che per 45 minuti non ti dà tregua, non ti dà respiro. Questa è la musica piacevolmente mefistofelica dei veronesi “Farabrutto”, una musica che s’insinua, ti avvolge, ti seduce, ti arpiona, ti traghetta all’inferno per schizzarti subito dopo in alto…forse...verso…il pianeta de “Il Piccolo Principe”.

Testi spigolosi, vividi, secchi, intagliati nella roccia, che ti ancorano al presente, carichi come nuvole di un temporale di impulsività ed istinto e che urtano contro i perbenismi, le mediocrità, le estenuanti spettacolarizzazioni del tutto e del niente e le mille narcisistiche insidie del quotidiano, ma che fortemente rivendicano la voglia, la speranza, il bisogno di credere che esista ancora da qualche parte qualcosa che si chiama MUSICA, sogno, desiderio, vita vera.

Tra i brani di maggior impatto: “Eternamente”, impetuosamente radiofonica ma troppo bella, troppo sognatrice, troppo intelligente per finire triturata dalla ripetitività sciatta di una heavy rotation di una qualsiasi radio. Potenti ed incalzanti: “Lasciatemi stare qua dentro”, “Alzare la voce”, “Il crimine”.

Cari Farabrutto e caro Luca è davvero riprovevole, sconcertante, terribile avere oggi giorno dei pensieri e doverli continuare a vendere al “mercato nero”. Dopo aver ascoltato il vostro album viene veramente da chiedersi come…RIESCANO A PASSARE…ancora certe icone fasulle di fantomatici rocker, capaci di essere solo mediocri star d’assalto del music business. Nel vostro cd non c’è business, ma c’è MUSICA, un cuore pulsante e grondante di energia e talento di gruppo e…di questi tempi, signori…scusate se è poco!!!

Vogliamo completare l’opera dicendovi che i Farabrutto con questo loro cd d’esordio hanno già partecipato al prestigiosissimo “Premio Tenco” ritirando il premio SIAE, con la seguente motivazione: “La strana miscela di amori musicali, le diverse fonti di ispirazione, il ritmo serrato della loro carica strumentale e vocale, i testi impregnati di verità scomode ne fanno uno dei più originali esempi di linguaggi nuovi per la canzone italiana”.

Ascoltiamolo allora l’album indie-rock più entusiasmante del momento! Un consiglio: Continuate a coltivare la vostra rosa... Il Piccolo Principe... insegna!

P.S.: Da cercare, da comprare, da ascoltare, da amare, da riascoltare... da riascoltare…da riascoltare... da riascoltare... da riascoltare... da riascoltare... da riascoltare... da riascoltare...

I farabrutto sono:
  • Luca Zevio (autore dei brani, voce e chitarra acustica)
  • Niccolò Sorgato (mandolino elettrico, noises)
  • Francesco “Sbibu” Sguazzabia (batteria e percussioni)
  • Enrico Terragnoli (chitarra elettrica, computer programming)
Tracklist:
  1. Vita migliore
  2. Cercami
  3. Farabrutto
  4. Eternamente
  5. Odio
  6. Simona
  7. Lasciatemi stare qua dentro
  8. Fai passare
  9. Alzare la voce
  10. Il crimine

Sito internet: www.farabrutto.it

Un ringraziamento per la gentile e cortese collaborazione a Leonardo Rebonato di www.freecomusic.com