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Figli di Iubal: Figli di Iubal

Articolo di: Alberto Barina; pubblicato il 13/01/2005 alle ore 11:49:12.

Figli di Iubal

Artista: Figli di Iubal
Album: Figli di Iubal
Etichetta: Sciopero Records/Sony Music
Data di uscita: Ottobre 2004

Non so se i Figli di Iubal hanno mutuato, almeno in piccola parte, la loro musica da quella della Piccola Orchestra Avion Travel, o da quella di Vinicio Capossela o da Paolo Conte ma, tuttavia, sono proprio queste le prime sensazioni ed i primi raffronti immediati che mi vengono in mente dopo aver ascoltato questo loro cd. Gruppo sardo, che si definisce una ciurma di musicisti a bordo di una piccola imbarcazione la “iubal” andata alla deriva (al cui albero maestro hanno appeso gli strumenti), e ai quali non resta altro che appendersi a loro volta e suonare un lento alla tempesta, sperando che si plachi.

C’è ironia nei testi, nelle musiche e nell’interpretazione vocale di Carlo Doneddu leader del gruppo. La loro musica sprigiona il sapore di quelle orchestrine da piano-bar stile anni ’30, ed infatti i testi raccontano atmosfere ed immagini cittadine, di piccole storie consumate al bancone di fumosi piano-bar, cariche di ritmi jazz ma che improvvisamente si aprono in giri di valzer, tanghi, atmosfere da chanconnier, per poi correre via roccambolescamente su ritmi veloci e sincopati come nel brano “Vecchi in zilleri”. Tra i brani anche uno cantato in dialetto sardo: “Narami itte b’hada” che si avvicina molto di più alla tradizione della canzone popolare. Il cd contiene anche una breve traccia interattiva per poterli vedere all’opera.

Tracklist:
Canzone per Eva Luna
Giovedì notte
Il porto dei balocchi
Tango notturno
Autunno
Narami itte b’hada (Dimmi cosa c’è)
Pazzia
Per la via centrale
Milena
Vecchi in zilleri
L’ora del risveglio

Internet: www.figlidiiubal.it - www.scioperorecords.it