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La Camera Migliore: Cari Miei

Articolo di: Alberto Barina; pubblicato il 20/12/2005 alle ore 18:27:49.

La Camera Migliore: Cari Miei

Artista: La Camera Migliore
Album: Cari Miei
Etichetta: Due Parole/Edel Italia
Data di uscita: novembre 2005

Un benvenuto alla fantasia ed al pensiero!

E’ indubbio che questo secondo album dei toscani “La camera migliore” sia molto interessante, persino avveniristico nelle idee. La loro proposta musicale è un passo avanti rispetto alla musica che circola oggi in Italia, anche tra le band più piccole e misconosciute; un progetto che credo non si trovi da nessun’altra parte e, a mio avviso, la loro musica sa farsi anticipatrice dei tempi che verranno (almeno spero)...ma vediamo di analizzarlo con calma.

Anzitutto dimentichiamoci ritornelli radiofonici, testi usciti dai rimasugli dell’ultimo San Remo e proviamo ad utilizzare anzi, a mettere in moto, la fantasia e l’immaginazione.

l fatto è che i tempi, non solo musicali, che stiamo vivendo, ci impongono di usare sempre meno la fantasia e l’immaginazione (e a volte persino la testa). Siamo abituati ad avere o meglio, sottolineo, ci hanno imposto, e mi limito al settore musicale, il “tutto pronto”: testi, ritornelli che s’incollano su basi musicali, basi musicali in costante mutazione genetica in forma di suonerie, suonerie che ingombrano l’etere...e intanto i nostri neuroni di fantasia e di pensiero vanno in ferie, vengono parcheggiati, se ne stanno beatamente in standby, soggiornano stabilmente in qualche isoletta sperduta del Pacifico e fanno di tutto per non farsi trovare! Pensare, scrivere costa fatica...e il mondo ci dice: “Perché tanta fatica, tanto inutile sperpero di energia “pensante”?

Per fortuna però c’è chi a questo gioco non ci sta e vi si oppone con delicatezza, con garbo, con intelligenza musicale e tra questi ci sono proprio loro i: “La camera migliore”. Entrare nel loro mondo, in ciò che essi vogliono trasmettere con la loro musica non è però impresa facile come sembra e non basta l’immaginazione e la fantasia; se non hai un “filo di Arianna” che ti riporta indietro, che ti guidi, rischi di perderti, rischi di trovarli troppo astratti, con la certezza comunque che alla fine non ci sarà alcun Minotauro pronto a farti fuori o da uccidere, ma semmai della buona musica di cui potrai comunque godere.

Io stesso se non avessi avuto un comunicato stampa con la relativa spiegazione del contenuto dei loro brani avrei avuto qualche difficoltà ad inquadrare i loro messaggi e questo perché non siamo più abituati a fantasticare, a pensare, a scervellarci un po’... mannaggia a noi!!! Dopo questa lunga premessa, concentriamoci ora però su “Cari miei”.

I loro testi sono si delle piccole favole che stanno tra il surreale, lo strampalato, il capovolgimento degli ordini, ma dietro ad esse si nascondono tante immagini quotidiane: “Nacque tempo fa/una regina che si burlava di me/partoriva eroi/che si perdevano nella mediocrità...Visse tempo fa/una bambina che flagellava il suo re...” (da “Bordeaux”). “Ieri ho visto un re/che portava due ceste cariche/zoppicava un po’/ ma fingeva di essere un semplice servo in libertà/” (da “Un re”).

Le loro piccole favole musicali, sono dunque popolate da personaggi del tutto atipici: due guardie assuefatte e corrotte, in “Franz”, che hanno perso il coraggio e la dignità e che altro non sono che le metafore del potere e dello strapotere coi quali si scende troppo spesso a compromessi; un dottore, in “Oggi è domenica”, che tutto sembra fare fuorché occuparsi dei suoi pazienti...beh! D’altra parte è domenica: “Cerca moglie per due giorni o tre, è un lettore instancabile, si esibisce per due ore o tre”...non si sa bene in che cosa!

Tra i personaggi meno enigmatici ci sono sicuramente il fannullone, un piccolo dittatore dal nome “Tito” e i cuochi. “Il fannullone” insegue il suo sogno di celebrità (probabilmente televisiva), di ballerino provetto ma, oltre ad avere un sedere enorme (particolare fisico che forse non lo agevolerebbe molto nella danza), il suo restare fermo lì sulla poltrona gli consente solo di continuare a sognare i suoi “sogni di leggerezza”.

Un cuoco grasso ed uno asciutto sono invece i protagonisti del brano “I cuochi”...anche se personalmente credo che non andrei nel loro ristorante, visto che uno cucina per “i sarti onesti” e l’altro tortura ricette ed accontenta i clienti distratti. Entrambi però sono il simbolo di un potere giusto ed onesto.

Che vi avevo detto? Non è così semplice entrare nell’ottica poetica dei “La Camera Migliore”...e ancora non vi ho parlato de “Il condominio”, de “Le scarpe dell’orco” e de “La testa d’aglio”. Vi pare che il condominio dei nostri musicisti possa essere un condominio dalle situazioni normali...no? Poiché le signore del piano blu si innamorano degli ospiti (parole molto discrete per dire che in fondo al piano blu è stato istituito un postribolo) e immaginate che un giorno un vento improvviso ne scoperchi il tetto... Tra gli inquilini, anche un robot amico, facile da comandare... Mi fermo qui, perché in fondo a queste storie bisogna pur lasciare il gusto di farsi scoprire dagli ascoltatori.

Il cd si muove musicalmente su basi pop minimali, essenziali con qualche accenno a sonorità distorte e vagamente rock e dove, accanto alla strumentazione usuale di batterie, chitarre e percussioni, vengono utilizzati anche strumenti come i mandolini ed il microkorg. Ma più della musica credo che il ruolo di protagonista principale sia qui rivestito proprio dalla voce della cantante Georgia, una voce direi narrante, discreta, a volte infantile e maliziosa che ci accompagna alla scoperta di questi personaggi che sembrano usciti quasi dal cappello di un bizzarro prestigiatore.

I “La Camera Migliore” sono:

  • Georgia Costanzo (voce)
  • Marco Calducci (chitarre e voce)
  • Francesco Fanciullacci (chitarre)
  • Matteo Giannetti (basso)
  • Davide Miano (batteria e percussioni)
Tracklist:
  1. Panico
  2. Bordeaux
  3. Un re
  4. Il condominio
  5. Franz
  6. Oggi è domenica
  7. Mancano i colpi
  8. Il fannullone
  9. La verità che adesso tace
  10. Tito
  11. Testa d’aglio
  12. Le scarpe dell’orco
  13. I cuochi
  14. Cari miei

Sito internet: www.lacameramigliore.it

Un ringraziamento particolare per la gentile e cortese collaborazione a Mirella Greco di www.due-parole.com