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Giulio Casale: In fondo al blu

Articolo di: Alberto Barina; pubblicato il 20/07/2005 alle ore 13:17:06.

Giulio Casale: In fondo al blu

Artista: Giulio Casale
Album: In fondo al blu
Etichetta: Artes Records/Mescal/Sony Music
Data di uscita: Maggio 2005

Chissà se si può restare comodamente seduti in poltrona, completamente immersi nell'acqua nel fondo di una piscina, con tanto di grammofono e lampada da salotto, mentre fuori, in superficie, il mondo si dimostra sempre in continua e spietata evoluzione…all’indietro. Probabilmente si, se per il domani ci viene promessa “la dolcezza di vivere” e soprattutto se sappiamo di poter contare sulla scrittura profonda, poetica, a tratti malinconicamente dolorosa e sottilmente ironica di Giulio Casale.

“In fondo al blu”, un viaggio attraverso dodici brani che mettono in risalto lo stato di malessere generale, intellettuale e spirituale della nostra società e che molto attingono dalla scuola cantautorale nostrana. Il cd si apre con una dedica carica di nostalgia alla madre “Marina Elisa” e, risulta poi difficile spiegare perché, quasi maniacalmente, si ascolta e si riascolta la traccia numero due: “Eccomi qua”, forse sarà per il bellissimo e coinvolgente arrangiamento musicale, per l’ottimo amalgama di suoni elettronici ed assoli di violini o forse più semplicemente perché ci si può anche riconoscere nelle parole del testo: “Ora lotto come un uomo, soffro come un uomo, perché sempre ti ho amata come un animale e come tale adesso sono qua”.

Si procede poi a ritmo di bossanova nel brano “L’uomo col futuro di dietro” che… “presagendo una malinconia si concesse una pastiglia vivace”. Il blu è considerato il colore dell’introspezione che presiede all’attività meditativa ma… “Siccome non ho più gambe per raggiungere qualunque meta ho qui in fronte un videoproiettore/Ho pochissima materia grigia per distinguere tra bene e male così mi affido sempre fiducioso agli elaborati del computer centrale…”. Queste le parole di “Vivacchio”, lucide, schiette che ben mettono in luce il livello di asfissia non solo mentale che la vita di tutti i giorni ci propina e, contro la quale, vivacchiando appunto, cerchiamo di lottare per continuare a sentirci vivi.

Dai toni decisamente più introspettivi la bellissima “Cara giovane vergine che mi parli di suicidio”, brano velato di atmosfere irlandesi e che sembra essere in sintonia con un certo stile alla “De Andrè”, senza dimenticare “La luna e i falò” di Cesare Pavese. Un brillante sberleffo all’Italia, a tante vacue e contraddittorie leggi-divieto nell’ironico valzer, tra il cantato ed il parlato, di “Sbarre sui denti”, brano che assume quasi i toni di una canzone di protesta: “L’Italia è una scuola materna dove i bimbi siamo noi tutti insieme sempre più deficienti”. “La violenza è lì, ti aspetta/Senza un crimine di poesia/Senza nessuna pietà/Senza una vera realtà”, queste solo alcuni versi di “Ora o mai più”, canzone il cui testo andrebbe citato tutto, dall’inizio alla fine, e che vuole essere anzitutto un appello agli artisti ad unirsi, a “liberare gli sguardi mai visti” ed a dire… “che la gente non farà mai più rima con niente”.

Musicalmente il cd si muove su basi pop-rock, sulle quali su innestano campionature, suoni elettronici, atmosfere acustiche e partiture d’archi. Giulio Casale ci saluta con una altrettanto esilarante ghost track “Il caso di uno vicino a se stesso” dalle tonalità più marcatamente rock. Un ottimo cd d’autore che nelle parole vuole conservare, preservare e difendere tutta “l’innocenza di vivere”, perché la casa primigenia dell’uomo è là “In fondo al blu”. Ricordiamo che Giulio Casale è anche voce della nota rock band trevigiana “Estra”.

Tracklist:
  1. Marina Elisa
  2. Eccomi qua
  3. L’uomo col futuro di dietro
  4. Vivacchio
  5. Cara giovane vergine che mi parli di suicidio
  6. Parassita intellettuale
  7. So che non so
  8. All I want to be
  9. Sbarre sui denti
  10. Dovrei
  11. Ora o mai più
  12. In fondo al blu
Ghost track – Il caso di uno vicino a se stesso.

Sito internet: www.giuliocasale.it

Un ringraziamento particolare per la gentile ed amichevole collaborazione a Federico Sparano di www.artesrecords.net e a Manuela di www.mescal.it