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Sursumcorda: L’albero dei bradipi

Articolo di: Alberto Barina; pubblicato il 29/09/2005 alle ore 13:07:56.

Sursumcorda: L’albero dei bradipi

Artista: Sursumcorda
Album: L’albero dei bradipi
Etichetta: Autoprodotto - Sursumcorda/Sanzari G.
Data di uscita: 2004

Spunti interessanti, il cd del gruppo toscano Sursumcorda, ne offre più di qualcuno se poi leggiamo, tra le note biografiche, che è stato licenziato per una etichetta americana di Boston, per la distribuzione e la vendita negli U.S.A., allora ritorna costante una domanda: E da noi? Come mai nessuna etichetta ha voluto prendersi cura de “L’albero dei bradipi”? (Verrebbe quasi ironicamente da rispondere che nella nostra discografia evidentemente sono rimasti solo i bradipi senza gli alberi).

“Nessuno è profeta in patria” mettiamola così, certo che per Giampiero & soci è una gran bella soddisfazione poter volare al di là dell’Atlantico per poter far ascoltare la propria musica autoprodotta ed autoprodotta direi proprio bene.

Dodici brani che viaggiano elegantemente in bilico tra atmosfere jazz e suoni etnici ma, volutamente né mai troppo jazz né mai troppo etnici, anche se forse i meno attenti potrebbero classificarli frettolosamente proprio nella categoria etno-music. L’apparato strumentale mette in rilievo chitarre classiche, percussioni, archi e fiati ed una spazialità musicale che va dalle sonorità mediterranee del brano “Il gorgo” alle suggestioni vagamente irlandesi che scaturiscono dal brano “Bambino”, quest’ultimo uno dei più belli dell’intero lavoro, grazie anche al coro di voci bianche nel finale.

Tra le cose che rendono sfizioso l’ascolto del cd, da segnalare sicuramente il quasi tango jazzato con annuncio finale in “Mi hanno perso”: “Il bambino che si è perso al reparto giocattoli è atteso dai propri genitori alla cassa”, la circense ironia de “La notte degli oscar” brano sicuramente tra i più originali, lo schiacciapensieri de “L’albero dei Bradipi” e la splendida costruzione musicale di “Pelle di stracci” con mormorio di cicale.

Poco importa se i testi, liricamente intensi, a volte paiono un po’ sfuggirci nel loro significato e nei loro contenuti; perché dobbiamo sempre per forza dover trovare una spiegazione a strofe come: “Voci di fate incantano fughe di lacrime come farfalle inchiodate in ritagli di favole. Ed io racconto il mio labirinto…” da (“Mi hanno perso”), oppure “Via a consumare luce delle stelle, riflessa sulla pelle al rame della sera. Via a colorare strade di cuoio…” da (“Via!”), sono belle anche così, nella loro apparente imperscrutabilità.

Molto curato anche l’aspetto grafico del cd, sia nelle foto del booklet sia nella copertina: crepi del legno, fenditure e muri scrostati…qualcosa di antico e primigenio aleggia nella musica dei “Sursumcorda”…dunque in alto i cuori!...e lasciamoli volare oltre l’Atlantico!

I Sursumcorda sono:
Giampiero Sanzari (chitarra classica, voce)
Francesco Saverio Gliozzi (violoncello)
Claudia Verdelocco (oboe, corno inglese, flauti)
Piero Bruni (chitarra classica)

Tracklist:
  1. Mi hanno perso
  2. Questa è la strada
  3. Il gorgo
  4. Venerdì 17
  5. Via!
  6. L’albero dei bradipi
  7. Bambino
  8. La notte degli oscar
  9. Postumi di un amore
  10. Perché
  11. Pelle di stracci
  12. L’indeciso

Sito ufficiale: www.sursumcorda.it

Un saluto ed un ringraziamento particolare a Giampiero Sanzari ed a tutto il gruppo, con un grosso “in bocca al lupo” dallo staff di Italianissima per la promozione di questo vostro lavoro.