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Tarr Madì: Queste 4 cose

Articolo di: Alberto Barina; pubblicato il 07/09/2005 alle ore 19:33:11.

Tarr Madì: Queste 4 cose

Artista: Tarr Madì
Album: Queste 4 cose
Etichetta: Mad Madì Records/Venus
Data di uscita: 2005

Che a Tarr Madì, l’idea di un cd nella classica accezione gli vada un po’ stretta, lo si capisce fin dalla confezione…la sua musica ha bisogno di spazio… ed infatti ha scelto la custodia di un dvd per adagiare le sue… “Quattro cose”, accompagnandole anche con un libricino di poesia che davvero fa piacere sfogliare e ritrovare assieme, per affermare, una volta tanto, che musica e poesia possono essere una cosa sola.

Un'operazione discografica atipica quanto originale, tanto più se cominciamo ad ascoltarci il cd e veniamo di conseguenza catapultati in un mondo musicale che di musica, come noi la intendiamo, sembra non avere nulla o, sarebbe meglio dire che Tarr Madì ce ne offre una visione personalizzata e spersonalizzante fatta di ritmi etnici e fisarmoniche che si fondono a sintetizzatori e sonorità sperimentali, di voci filtrate e modificate che s’insinuano tra chitarre che suonano un flamenco, per trasformarsi poi in ritmi jazz piuttosto che in afosi pezzi dance.

Un artista eclettico, non c’è che dire, autore tra l’altro anche della copertina del cd testimonianza, quest’ultima, del un suo completo coinvolgimento nel mondo dell’arte. 13 brani, più una ghost track (poteva mancare secondo voi?!?) di cui sei sono cover, tutte chiaramente reinterpretate, personalizzate e stravolte negli arrangiamenti: “Kleenex” di Faust’o, “Saigon” di Francesco De Gregori, “Il bene di luglio” e “Di te” di Lo Vecchio/Vecchioni ed una irriverente “Stand by me”.

In un dilaniante ritmo dance affiora persino il Carducci di “San Martino” e la sua nebbia agli irti colli. Vocalmente il nostro Tarr Madì, con il suo canto a tratti sguaiatamente e volutamente ironico, sembra ricordarci un po’ una commistione tra un Rino Gaetano ed un Vasco Rossi.

Atmosfere un po’ più consuete, si respirano nella raccolta poetica “Un riverbero freddo” di Fausto Maria Pico (docente di filosofia e sociologia del Diritto) che, come si diceva, è in allegato al cd e si caratterizza per liriche in prevalenza brevi dove le atmosfere della luce diurna e notturna, del silenzio, delle cose, disegnano rari e spesso ruvidi paesaggi: “sogni illividiti”, “soli graffati”, “rugginose foglie”, oltre al bellissimo verso “ulcera lo stigma d’un sorriso”.

“Non ha importanza quel che farai, non ha importanza quel che dirai…” così canta il nostro Tarr Madì, al secolo, Mario Massari… e se lo dice lui, credo proprio si debba dare credito al suo personalissimo linguaggio musicale.

Tracklist:
  1. Prologo (senza importanza)
  2. Nel mare
  3. Fallito
  4. Il bene di Luglio
  5. Kleenex (live)
  6. Saigon (live)
  7. Buenas tardes amigo
  8. A la cinco de la tarde (la nebbia)
  9. Di te
  10. ...Che non va via (canzone per un amico)
  11. Stand by me
  12. -SI MIm Mi Mim DO#m DO (el suegno)
  13. Epilogo (senza importanza)
  14. ...GH. TR.

+ Raccolta di poesie “Un riverbero freddo” di Fausto Maria Pico.