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Gitano: Pezzetti d'amore

Articolo di: Alberto Barina; pubblicato il 20/01/2006 alle ore 11:06:41.

Tra le sorprese più gradite di questo inizio 2006, c’è stata la piacevolezza di riscoprire un cantautore di cui la discografia ci ha fatto perdere le tracce: Gitano con l'album Pezzetti d'amore.

Gitano: Pezzetti d'amore

Artista: Gitano
Album: Pezzetti d'amore
Etichetta: Pull/Itwhy
Data di uscita: 2005

Tra le sorprese più gradite di questo inizio 2006, c’è stata la piacevolezza di riscoprire un cantautore di cui la discografia ci ha fatto perdere le tracce e di cui pure per troppo poco tempo ce le ha lasciate a disposizione: il suo nome è Gitano. Ora, il suo nome a qualcuno suonerà nuovo a qualcun altro sembrerà di averlo già sentito, magari proprio a Sanremo, non proprio nelle recentissime edizioni; bisogna infatti risalire alle nuove proposte del 1989 ed al suo brano dal titolo “Pelle di luna” e poi al 1991 con, forse una più famosa ed accattivante, “Tamuré”.

Entrambe ebbero un buon successo di vendita e di riscontri, poi il cocktail fatale (e di certo non è stato un long-drink sorseggiato sulle terrazze-vip vista mare) di destino, manager incompetenti o tappezzieri di musica, case discografiche che avrebbero potuto vendere detersivi per bucato e forse molto altro ancora, hanno fatto in modo che anche Gitano (come molti, molti altri a dir la verità… la lista si allunga tristemente di anno in anno) finisse nella riserva “indiana” (come lui stesso dice), e si trasformasse da cantautore in Inkazzautore.

La riserva però da dove lui ci scrive (e mi scrive) è comunque un paesino del beneventano: Tocco Caudio, il suo paese che l’ha visto nascere, crescere, trionfare e provare e riprovare, ingoiare, sputare e masticare, per ritagliarsi uno spazio che la musica gli ha dato, gli ha tolto (come un improvviso black-out dell’Enel) e che pare proprio debba ancora saldare almeno qualche debito nei suoi confronti.

Partiamo dalle ultime canzoni (davvero tante) di questo suo album-compendio e vorrei soffermarmi sulla bellissima “Angelina”, che affascinò persino Mia Martini, tanto che quest’ultima decise di cantarla ai concerti. Poi ci sono le versioni originali di “Tamuré” e di “Pelle di Luna” ed anche “Mediterranea” il brano che in assoluto rappresenta oggi lo stato d’animo di inkazzautore di Gitano e che considererei uno dei più attuali (anche in termini di arrangiamento) di questo lavoro.

Ma anche altri brani rivelano una certa piacevolezza nell’ascolto ed una sensibilità di fondo notevole, penso a “Riccioli d’oro”, a “Sabato di maggio” o a “Quanta suonne Reginè” cantata in napoletano con un richiamo alla tradizione della canzone partenopea. La sua musica si situa in bilico tra un pop-rock-folk, con influenze e sonorità mediterranee, talvolta ricorda un po’ Bennato (autore da sempre apprezzato ed “imitato” da Gitano), un po’ Gianni Togni (altro grande finito nella riserva) in una canzone in particolare “Anna non pensava”, sarà forse perché Togni cantava “Anna ti guardo stasera”.

Farsi largo oggi nel sempre più complesso e virtuale mondo discografico non è facile (forse non lo è mai stato), tanto per chi ci approda per la prima volta (anche se assistiamo sempre più spesso sgomenti, increduli ed inermi ad alcuni artisti che arrivano al top al primo colpo…per una sorta di grazia ricevuta), tanto per chi come Gitano vorrebbe ritornarci (ed a giusto titolo) per riprendersi e per riportare (aggiungo io) forse la musica un po’ sulla retta via, o quantomeno ridargli un po’ di smalto, che davvero sembra aver perso in questi ultimi anni frenetici finiti tra mp3, suonerie ed arroganti toupet dei discografici.

Forse per questo gli altri brani del disco ondeggiano un po’ di qua e un po’ di là, per cercare tutto sommato di mettere in luce queste sfaccettature artistiche del nostro autore, aperte il più possibile a varie situazioni e soluzioni musicali e che possano al limite arrivare anche alle orecchie magari di qualche produttore più attento e sensibile.

Ecco, lanciamo attraverso Italianissima un appello a qualcuno dell’ambiente che possa riprendersi cura come si deve di questo autore, ipotizzando che so una versione Remix di “Tamuré” tanto per cominciare…è così carina e gradevole e potrebbe persino essere una bella canzone estiva (ad avercele ora canzoni come Tamuré per l’estate).

Perché dobbiamo lasciare che siano sempre e solo Paola&Chiara o gli 883 a fare i remix? E gli altri? Pensate che non ne siano capaci? Che non abbiano le attitudini psico-fisiche musicali giuste? Che solo perché non troneggiano e s… da Maria De Filippi (tanto per dire) non possano essere presi in considerazione? Che solo perché non si chiudono nel casino del “grande fratello” non siano degni di uno sguardo?

Anche questi sono “Pezzetti d’amore” che il nostro Gitano mastica, ingoia, sputa, e rimastica. Il nostro inkazzautore ha comunque in serbo per noi un’altra sorpresa, che tra l’altro mette in luce devo dire in maniera splendida anche le sue doti di affabulatore e di prosatore ironico, sagace e brillante…ma questa ve la racconto la prossima volta sempre su questi schermi. Intanto ascoltiamoci i suoi “Pezzetti d’amore”.

Tracklist:
  1. Gli amori del cassetto
  2. Luna calante
  3. Mio strano amore
  4. Mai nessuno
  5. Pezzetti d’amore
  6. Maryrosa
  7. Dimmi perché
  8. Signore guardaci
  9. Anna non pensava
  10. Pelle di luna
  11. Bella saracena
  12. Io e te
  13. Su e giù
  14. Quanta suonne Reginè
  15. Riccioli d’oro
  16. La strada
  17. Mediterranea
  18. Sabato di maggio
  19. Tamuré
  20. Angelina

Sito internet: www.gitano.it

Un abbraccio musicale da parte dello Staff di Italianissima al nostro Gitano, con i ringraziamenti per essere approdato alla nostra isoletta!!!