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Valentina Gautier: Streghe

Articolo di: Alberto Barina; pubblicato il 06/12/2006 alle ore 09:07:07.

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Chissà quali incantesimi, sortilegi o quali filtri d'amore prepara Valentina negli enormi pentoloni, tanto per restare nell'immaginario collettivo in cui generalmente vengono raffigurate le Streghe, di certo nel pentolone Valentina bollirebbe a fuoco lento gli "Asini" e cioè i nuovi...

Valentina Gautier: : Streghe

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Artista: Valentina Gautier
Album: : Streghe
Etichetta: Mbo/Universal
Data di uscita: 31 ottobre 2006

Voglio Johnny Depp per sposo promesso/e Brad Pitt fedele secondo perché nella vita non si sa mai...

Anzitutto direi bentornata Valentina…dopo un lungo periodo di assenza dalle scene discografiche... ma Valentina non è mai stata un prodotto del music business, legata a scadenze biennali per la presentazione di un nuovo lavoro, o quant'altro; lei preferisce apparire di tanto in tanto, quanto sente di dover dire e raccontare qualcosa di valido.

Ritorna direi in forma smagliante... anzi ammaliante, tanto per entrare subito nel clima di questo suo nuovo concept dal titolo "Streghe"...e da buona Strega che si rispetti, ha scelto pure la notte di Halloween per presentarlo al pubblico.

Chissà quali incantesimi, sortilegi o quali filtri d'amore prepara Valentina negli enormi pentoloni, tanto per restare nell'immaginario collettivo in cui generalmente vengono raffigurate le Streghe, di certo nel pentolone Valentina bollirebbe a fuoco lento gli "Asini" e cioè i nuovi... "Figli di rockfeller", i tiratissimi ed indaffaratissimi manager "maternolabili" votati a palestre e parties esclusivi, (ai quali molti anni addietro uno come Luca Barbarossa con andamento più nazional-popolare aveva dedicato un brano come "Yuppies" NDR), ma che qui Valentina ci spara freneticamente quasi a suon di heavy metal.

Valentina, poi affronta con altrettanta energia "metallara" i problemi dell'infanzia violata, nel brano "Ladri di bambini" invitandoci a fare attenzione, poiché il pericolo per i nostri figli oramai si nasconde ovunque; gli adescatori di anime sono ovunque: nel web, nei bordelli d'oltreoceano, ai bambini viene negata l'infanzia fin quasi dal concepimento che avviene grazie ad uteri in affitto. Decisamente più ironica la nostra Strega in "Il paese dei balocchi", brano dal piacevole ritmo dance con risvolti etnici mediorientali... Beh! Una desiderosa e vogliosa immaginaria lista dei balocchi da favola, di cose da…volere e da comprare, tra le quali, a parte il superbo credito in banca e i quattro cobra da guardia, anche due attori di notevole prestanza come Depp e Pitt (e chi tra le donne non li vorrebbe!!!), ma poi tutto sommato a Vale in fondo basta vivere, e il brano altro non fa che rivelarsi come presa in giro dei nostri desideri più effimeri e materialistici che del resto ci vengono imposti dalla società. Sulla stessa linea si situa anche "Sono insopportabile", una sorta di autoritratto in bianco e nero che ricorda uno stile alla Donatella Rettore. Strega dalle mille sfaccettature, la nostra Valentina si fa anche più dolce e nostalgica in "Libera", lontana da un amore difficile comunque da dimenticare, la cui libertà appare più costretta che effettivamente desiderata.

Nel brano che da il titolo all'intero lavoro, ritorna con ironia, chiusa in un ritmo di rumba-flamenco, a prendere le distanze da tutta una serie di stereotipi che accadono solo nelle favole. In fondo, essere Strega significa anche sottolineare la propria diversità, il proprio prendere le distanze dai modelli precostruiti ed imposti che oggi vanno tanto di moda e che davvero ci piovono da tutte le parti, in tutte le salse…fino magari ad affermare di volersi sposare con un principe ma solo se è gay! (tiè alla faccia dei moralisti!) e forse ci viene a dire pure che a forza di seni riassestati, chirurgie plastiche, nasi e menti rifatti le donne corrono veramente il rischio di ritrovarsi "Streghe".

In chiusura dell'album ritroviamo, devo dire con piacere, "Voglio un angelo", il brano che portò al successo nei primi anni '90 e che tanta popolarità per un'intera estate le diede, qui riproposto in chiave decisamente più soft e più ballad. Infine, delle calde sonorità jazz ammantano "Un anno d'amore", cover di un brano di Mina, dove la rockeuse dimostra anche delle buone potenzialità vocali, per la verità tenute un po' nascoste nel resto dei brani. Arrangiamenti decisamente buoni per la durata dell'intero lavoro con Marco Guarnerio a fare da garanzia e belle pure le foto nel booklet dove la camaleontica Valentina si trasforma da una provocante cappuccetto rosso, ad una candida fata della buona mela ad una timorosa cenerentola.

Tracklist:
  1. Be free
  2. Asini
  3. Strega
  4. Libera
  5. Sono insopportabile
  6. Ladri di bambini
  7. Pazzi
  8. Il paese dei balocchi
  9. Voglio un angelo
  10. Un anno d'amore

Sito internet: www.valentinagautier.com

Un ringraziamento per la cortese collaborazione a Loretta Albini.