Caterina Bueno: Eran tre falciatori – Se vi assiste la memoria – Il trenino della ''leggera'' (doppio cd)
Articolo di: Alberto Barina; pubblicato il 02/02/2006 alle ore 16:45:30.
La voce di Caterina Bueno lancia una sfida alla memoria ed al tempo; diventa la voce del coraggio, la voce di chi non si arrende, la voce della dignita' delle classi subalterne, dei contadini, degli operai...

Artista: Caterina Bueno
Album: Eran tre falciatori – Se vi assiste la memoria – Il trenino della “leggera” (doppio cd)
Etichetta: Warner Music Italia
Data di uscita: Novembre 2005
(*)
Ma viva il coraggio e chi lo sa portare! (Caterina Bueno)
Caterina Bueno è una studiosa, una ricercatrice di verità e di saggezza popolare. Ma in cosa consiste esattamente il lavoro di una ricercatrice sul campo? In cosa consiste la ricerca che pertiene ad esempio ad un etnologo o ad un folklorista?
Anzitutto, il ricercatore deve focalizzare la materia di cui intende occuparsi e circoscrivere l’area della sua indagine. Per la Bueno la ricerca nell’ambito del vastissimo mondo della cultura e delle tradizioni popolari è limitato – il termine limitato però, in questo campo, appare sempre un po’ fuori luogo - all’ambito dei canti e delle canzoni popolari della sua terra natale: la Toscana.
Il ricercatore, il folklorista deve disporre della stessa pazienza, dello stesso silenzio, dello stesso rispetto che è proprio di un archeologo, di un restauratore di opere d’arte, di un trascrittore di codici miniati, perché il suo obiettivo è il ricordo, la memoria, il riportare alla luce un qualcosa che nell’immediato non è, e non appare alla portata di tutti e che soprattutto non ha un codice scritto ma è stato trasmesso di generazione in generazione, passando di bocca in bocca; deve insomma dissotterrare spesso qualcosa che si dunque trasmesso e si è “depositato” oralmente. Deve mettere a disposizione il suo tempo e la sua pazienza, termini quest’ultimi che oggi appaiono in perfetta antitesi con il mondo che inneggia invece al progresso, alla velocità, alla transitorietà di tutto, persino quasi dei nostri corpi.
Partire “armati” di chitarra, come ha fatto la Bueno, recarsi nelle osterie o nelle sagre paesane, cercare dei “cantori” disposti a fermare anche solo poche strofe di un canto su di un piccolo registratore portatile, può apparire oggi un’impresa inutile, assurda, inconcepibile, specie quando si è consapevoli che si dovrà fare pure i conti anche con la reticenza delle persone, di quelle persone che non amano, non vogliono ricordare ma anche, dall’altra parte, con la piacevolezza di altre in cui il semplice ricordare può innescare in loro una sorta di “fiume in piena” di racconti, aneddoti, facezie.
A questo si aggiunga poi la difficoltà di riunire tante piccole tessere di un mosaico, perché speso accade che di uno stesso canto, ad esempio, se ne abbiano a disposizione più versioni, magari poco divergenti fra loro ed appartenenti a zone geografiche relativamente vicine. Questo è stata la “missione” di Caterina Bueno.
La sua voce lancia dunque una sfida alla memoria ed al tempo; diventa la voce del coraggio, la voce di chi non si arrende, la voce della dignità delle classi subalterne, dei contadini, degli operai, la voce di quel popolo il cui canto aveva quasi un valore “iniziatico”. Canti che accompagnavano, scandivano ed “attenuavano” la fatica del lavoro nei campi, o peggio ancora del lavoro in cave o miniere; la sua voce diventa il canto degli operai che si ergeva a denuncia sociale contro lo sfruttamento, contro le pessime condizioni lavorative, contro il salario sempre esiguo ed inadeguato.
Raccolti in questo doppio cd 49 brani - accompagnati da un copioso ed esaustivo booklet che reca notizie, storia ed origine di ciascun canto - ristampa ufficiale di tre LP fondamentali della discografia della Bueno: “Eran tre falciatori”, “Se vi assiste la memoria” e “Il trenino della leggera”, rispettivamente del 1973, del 1974 e del 1976.
Un percorso affascinante e preziosamente poetico già nell’essenzialità delle esecuzioni (il più delle volte costituite da voce, chitarra e flauto ma sovente anche solo dalla voce), che si snoda in un repertorio di canti di osteria, stornelli di emigrazione, filastrocche, ballate, lamenti carcerari, canti sociali, canti di questua, rispetti e contrasti.
Un album-scrigno sonoro in bianco e nero, da sfogliare lentamente, attentamente, canzone per canzone. Pagine intrise di memorie, di ricordi, di poesie; il ritratto fedele di un’Italia che oggi troppo in fretta sta dimenticando di volgersi al passato come fonte di cultura e sapere e che stupidamente sembra pure rinnegarlo. Ma viva il coraggio e chi lo sa portare ma…pure chi, come la Bueno, lo ha sempre saputo anche trasmettere!
“Il treno che agli inizi del secolo portava i lavoratori stagionali attraverso tutto la regione fino in Maremma, veniva chiamato il “Trenino della leggera”, dove “leggera” era un termine dispregiativo e canzonatorio con cui si indicavano i disoccupati, gli stagionali o comunque gli emigranti che, poverissimi, viaggiavano “leggeri” con una sola sporta…”
- Eran tre falciatori
- Logiardo
- Grano grano
- Eccolo maggio
- Mamma non mi mandà fori la sera
- Contrasto tra l'aristocratica e la plebea sulla guerra di Tripoli
- La Befana giù in cantina
- Lamento del carbonaro
- Storia del grillo e della formica
- San Piero
- Interrogatorio di Caserio
- Italia bella mostrati gentile
- Il capitan de' Neri
- Ballo delle Fondaccine
- Fuga della Mea
- Tirallà
- Storia della Cecilia
- Stornelli aretini
- Il figlio di Sbilòncolo di Valle (Trescone)
- Rispetti: Colombo che sul poggio sei volato - E se sapessi che il mio amor sentisse - O sol che te ne vai
- Maremma amara
- Storia di Rodolfo Foscati
- Storia di Licio Nencetti, partigiano
- Va’ su quel poggio e piega quella rama
- La Dea la fa il bucato
- Quattro stanghe son quattro pinecche
- Ninna nanna il mio ciocione
- Bella una serpe con le spoglie d’oro
- La donnina che semina il grano
- Mia bella mora
- Poveri soldatini
- Bruscello del 1900
- Senti Pasquale (Trescone)
- Mamma vo’ prender moglie
- C’era una vecchia che l’andava di trotto
- Senti Beppino
- Sta su Lazzaro, che fai?
- La “Leggera”
Un ringraziamento particolare per la gentile collaborazione all’ufficio stampa della Warner Music www.warnermusic.it
(*) L'immagine non è la cover del CD.
Recensioni: ultimi articoli
- Susanna Parigi: Apnea (recensione album)
- Franco Battiato: Apriti Sesamo (recensione album)
- Massimo Bubola: In alto i cuori (recensione album)
- Alice: Samsara (recensione album)
- Franco Fasano: Fortissimissimo (recensione album)
- Dan Moretti e Piccola Orchestra La Viola: The Journey (recensione album)
- Pier Mazzoleni: La Tua Strada (recensione album)
- Il Registratore: Tape Counter Reset (recensione album)
- The Rock'n'Roll Kamikazes: Tora! Tora! Tora! (Tora!) (recensione album)
- Giampaolo Bianco: Canzoni in bianco (recensione EP)
Altre notizie recenti
- Concerto del Primo Maggio: ecco il cast artistico dell'edizione 2016
- Irene Fornaciari in radio con il nuovo singolo Dalla Finestra di Casa Mia
- Antonino Spadaccino in radio con Ali Nere
- Classifica Musica Fimi: Album e Download (4 marzo 2016)
- Classifica Musica Fimi: Album e Download (26 febbraio 2016)
- Davide Van De Sfroos: riparte ad Aprile il Folk Cooperatour
- Francesco De Gregori: Amore e Furto Tour 2016
- Ron: La forza di dire si', nuovo album
- Classifica Musica Fimi: Album e Download (19 febbraio 2016)
- Chiara Dello Iacovo con ''Introverso'' vince il premio della sala stampa radio-tv-web ''Lucio Dalla''