Mircomenna: Ecco
Articolo di: Alberto Barina; pubblicato il 08/02/2006 alle ore 18:03:24.

Artista: Mircomenna
Album: Ecco
Etichetta: Storie di note/Suonimusic distribuzione
Data di uscita: gennaio 2006
Secondo album per il cantautore bolognese Mircomenna, dopo l’esordio con “Nebbie di idee”... C’è da dire che qui le idee non sono assolutamente annebbiate anzi, Mircomenna dimostra di averle ben chiare, soprattutto dimostra di conoscere la consapevolezza di che cosa significhi fare musica d’autore.
Un sottile filo rosso lo lega probabilmente alla figura di De Andrè, tanto che ad aprire l’album ci pensa un poetico omaggio dedicato a Genova, scritto da Fernanda Pivano e da essa recitato con una cadenza che ricorda molto da vicino Alda Merini. Nel breve componimento che fa da introduzione, Genova appare però una città violata, violentata, baluardo di antichi splendori che si erge... contro idee troppo ostili alla vita e all’amore.
Il richiamo è sicuramente ai tragici fatti del G8 e nemmeno il brano a seguire, che da il titolo all’intero lavoro, lascia spazio a molte speranze; dietro la metafora di un temporale estivo si consuma la vicenda di una città che sembra improvvisamente ritornata indietro nella storia, catapultata in una assurda lotta interna, preda di un fiume limaccioso che si porta via quanta più gente può. E’ interessante in questo lavoro di Mircomenna, l’aver raccolto e racchiuso i brani in tre sezioni generiche, come fossero tre piccoli capitoli di uno stesso libro: “Lacrime e sole”, “Il volo di Icaro” e “La sfinge”.
Già questo dovrebbe bastare per farci capire che dietro a questo lavoro c’è attenzione, c’è cura, c’è un prendersi cura delle parole come fossero figlie, per quello che esse possono dire, per quello che di poetico possono dare ed esprimere. Mi viene in mente l’ironico disincanto di “Normale” che mette alla berlina il clichè dell’uomo griffato e che conquista le donne (quando non sono meretrici... e che si può comprare il diritto di pensare a un cazzo) con soldi veri.
Lo sguardo attento delle parole si proietta spesso fuori, sulla realtà che ci circonda e fa nascere testi come “Santa non è” o “La sfinge (in cui si sta)”, quest’ultimo che sia quel mostro mitologico o piuttosto un enigma mai risolto di una società acquiescente e pressappochista dove tutto va bene.. e adelante si va. Un mendicante avviluppato negli stereotipi natalizi di belle dame impellicciate è il protagonista di “Quanto ci vuole”, che ben si completa poi in una rivisitazione in chiave moderna e “monetariamente” illusoria del mito di Icaro in “L’oro dei fessi”.
Tra gli altri brani meritano di essere segnalati anche “Maldiluna” che trae ispirazione dalla più nota novella di Pirandello “Male di Luna” e “Sull’ultime soglie”, il cui testo è del grande Gesualdo Bufalino. C’è anche una sorpresina “fantasma” per i bambini, in chiusura del cd, ma essendo una ghostrack è giusto mantenere il riserbo.
Insomma, Mircomenna ci invita a compiere un viaggio a ritroso, in mezzo ad una storia che rinnega il passato e che caoticamente si proietta e vive il futuro e sembra a tratti farsi portavoce dei più deboli, degli sconfitti, di coloro che per un motivo o per l’altro sono resi dalla vita più vulnerabili. Musicalmente il cd è debitore del linguaggio del jazz, ma è un jazz colorato da tante percussioni e fiarmoniche, tale da renderlo ibrido, movimentato, sincopato.
Ad esempio, assume i connotati di un flamenco con stupendi arabeschi d’archi in “Quanto ci vuole” o diventa un tango nelle “Audaci rotte” amorose, per farsi passaggio introduttivo di una banda di paese con ironici cori e la voce finale di Totò in “La sfinge (in cui si sta)”. Un disco che vale la pena conoscere, ascoltare almeno una volta, per aprire, per dischiudere la forza espressiva e poetica delle parole che Mircomenna riconsegna alla loro dignità musicale.
Lacrime e sole
01. Genova
02. Ecco
03. Beghine
04. Normale
05. Santa non è
06. Fantasmi solamente
Il volo di Icaro
07. Quanto ci vuole
08. L’oro dei fessi
La sfinge 09. Intro
10. La sfinge (in cui si sta)
11. Audaci rotte
12. Maldiluna
13. Sull’ultime soglie
Siti internet: www.mircomenna.it
Un ringraziamento per la gentile e cortese collaborazione a Paola Sain di Studio Volpe&Sain comunicazione.
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