Valentina Lupi: Non voglio restare Cappuccetto rosso
Articolo di: Alberto Barina; pubblicato il 09/05/2006 alle ore 10:05:14.
Per tutta la durata del cd la sua penna e la sua vocalità appaiono indomabili, "spietatamente" lucidi, non si adagiano sugli "happy-end" delle favole. Valentina preferisce raccontarsi e raccontarci con grinta ed energia, le sue paure, le sue incertezze, le sue esperienze, ciò che non gli piace del mondo e che di conseguenza le provoca rabbia, indignazione; racconta le contraddizioni del suo vivere, il suo essere giovane donna piena di aspettative e speranze dalla vita e dall'amore.

Artista: Valentina Lupi
Album: Non voglio restare Cappuccetto rosso
Etichetta: Altipiani/GDM/Edel
Data di uscita: 24 marzo 2006
"Ho nel cestello tanto amore/se solo potessi fartelo capire..."
Sarà un caso che una giovane cantautrice che di cognome fa Lupi da piccola, per carnevale, fosse sempre costretta "ad indossare i panni" di cappuccetto rosso, ed ora decida di intitolare il suo disco d'esordio proprio "Non voglio restare cappuccetto rosso"? Mah! Lupi e cappuccetti rossi…eppure, la nostra Valentina non sembra diretta a casa della nonna e non sembra essere particolarmente impaurita alla vista del lupo cattivo e tanto meno non sembra temere di perdersi nel bosco, casomai sarà proprio lei che proverà ad azzannare il lupo, proverà a sovvertire il finale della storia.
Per tutta la durata del cd la sua penna e la sua vocalità appaiono indomabili, "spietatamente" lucidi, non si adagiano sugli "happy-end" delle favole. Valentina preferisce raccontarsi e raccontarci con grinta ed energia, le sue paure, le sue incertezze, le sue esperienze, ciò che non gli piace del mondo e che di conseguenza le provoca rabbia, indignazione; racconta le contraddizioni del suo vivere, il suo essere giovane donna piena di aspettative e speranze dalla vita e dall'amore.
Le sue ballads, il suo rock teso ed essenziale, possono essere situati a metà strada tra la proposta musicale di una Carmen Consoli e di una Irene Grandi (se vogliamo trovare a tutti i costi delle affinità elettive con altre artiste) e si rivestono di parole semplici che arrivano dritte al cuore, senza fronzoli. Si racconta meravigliosamente in "Solo 21 anni", passando in rassegna come in un carosello tante immagini e situazioni che la riguardano.
Alcuni brani poi si ergono a denuncia sociale come in "E' questo il vero?" e in "Satura" (titolo quest'ultimo che si ispira all'opera di Eugenio Montale), dove Valentina si muove in un mondo denso di ipocrisie ed indifferenze, di giudici sempre nuovi, oppure in "Come scriveva Benni", brano che tre ispirazione da una frase (come non mai attuale) di Stefano Benni tratta da "Blues in sedici": "duchi della cultura adulavano i peggiori perché dei migliori avevano paura".
Un messaggio molto importante Valentina ce lo trasmette con il brano d'apertura "Il giorno del samurai", che vuole essere una sorta di esortazione, a non arrendersi, a fare appunto come i samurai, ad andare avanti con forza, determinazione e coraggio nonostante gli eventi negativi e le difficoltà che la vita spesso ci mette costantemente davanti.
"Casa di bambola", un titolo che richiama il noto capolavoro di Ibsen e che mette in evidenza le molteplici sfaccettature dell'animo e della personalità femminile. Tra i brani più interessanti, anche "28 gennaio '96" un brano che riporta una data evidentemente significativa per la stessa autrice, e che si rivela carica di ricordi anche se non del tutto piacevoli a quanto pare.
"Voglio essere felice" è il brano che chiude il cd ed è la rivendicazione di un doveroso stato di serenità personale, per lasciarsi alle spalle magari un amore sadico oppure, sempre parlando di sentimenti, il coinvolgimento totale, carico di passione e di tante incertezze, che una storia comporta che può essere ritrovato nella canzone: "In modo naturale".
Nessun lupo si metterà ed intralciare la strada ed a braccare la nostra Valentina anzi, alle parole del lupo: "Ho questa bocca grande per mangiarti meglio!", Valentina risponderà: "Bene, allora perchè non mi porti con te, perché non fuggiamo nel bosco…in fondo anch'io mi sento un po' lupo!".
- Il giorno del samurai
- Non voglio restare cappuccetto rosso
- Casa di bambola
- Solo 21 anni
- E' questo il vero?
- Fiore del male
- Come scriveva "Benni"
- Satura
- Qualcosa di agrodolce
- In modo naturale
- 28 gennaio '96
- Voglio essere felice
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