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Francesco Camattini: Le nove stagioni

Articolo di: Alberto Barina; pubblicato il 29/06/2006 alle ore 16:28:18.

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Dopo 1500 copie a grande richiesta arriva la prima riedizione di "Le Nove Stagioni" di Francesco Camattini, in escusiva in vendita su Lambretta Records (www.lambrettarecords.com). Sono nove canzoni autobiografiche, quasi lettere musicali, un po' fuori dal tempo. Con "Iraq" si aggiudicò il primo posto nel concorso "Duemila e zero watt" (2001). Un album da collezione.

Francesco Camattini: Le nove stagioni

Artista: Francesco Camattini
Album: Le nove stagioni
Etichetta: Autoprodotto
Data di uscita:

Accompagnato da un pianoforte, da un clarinetto, dalla batteria, da un basso, da un chitarra classica e da un violino che infondono per la durata di tutto l'album delle uniformi, eleganti, coinvolgenti ed acquerellate sonorità prevalentemente mutuate dal jazz, Francesco Camattini inanella nove brani (o per meglio dire nove stagioni) di grande spessore cantautorale e ricchi di presagi poetici.

Se è vero che inizia in maniera un po' divertita e scanzonata con "Marta": "...ti ho regalato un crisantemo/perché di rose non ne ho più...", tanto da far ricordare un Francesco Baccini, subito dopo lascia il posto ad una meravigliosa quanto intensa e commovente "Iraq" (che pare addirittura rubata dalla penna di un Battiato almeno nelle tonalità iniziali). "Iraq" è un volo di parole, leggero e pesante al tempo stesso, su di una terra com'era prima e com'è ora: campo di battaglia e sangue: "Svelti, più svelti/richiudete i cancelli della memoria/riparate i corpi dei vostri figli/dal lungo artiglio della storia...".

Successivamente lascia posto ad un tango e ad una ballata con intuizioni irlandesi. "Da Parigi per S." si risolve piacevolmente in uno stile che ricorda De Andrè e in un testo che sconfina nel sublime e che tratteggia la storia e l'amore di una prostituta..

Ma brillanti intuizioni che discendono dalla poesia (prima ancora che musicali) si riscontrano anche nella canzone "Danzare l'arancia", dove: "Non c'è Marzo che impari a finire/non c'è Marzo che voglia l'Aprile...". Il disincanto, un senso di nostalgico destino compiuto o ineluttabile, sembra avvolgere come una nebbia sottile tutti i brani, sembra essere questa la possibile chiave interpretativa che accomuna i vari brani.

Un disco questo che si ascolta e reclama il silenzio come veicolo per altre emozioni. Il momento più alto si tocca indubbiamente con "Iraq", anche se la voce femminile che fa da controcanto, francamente sembra togliere vigore e profondità al testo ed all'interpretazione stessa.

Camattini dimostra che per fare un buon disco d'autore non servono diecimila brani e il supporto di altrettanti musicisti, dimostra che non tutte le perle sono buone per diventare collana, lui però ha scovato le perle giuste costruendosi una collana accurata dove musica e parole non viaggiano sole, ma sono li per essere "indossate" e gustate in tutta la loro forza ed in tutta la loro fragilità.

Tracklist:
  1. Marta
  2. Iraq
  3. Tango per V.
  4. Io resto
  5. Bobby J.
  6. Da Parigi per S.
  7. Due buone ragioni
  8. Ballata per Matteo M.
  9. Danzare l'arancia

Link: Francesco Camattini Sito Ufficiale

"Le Nove Stagioni" è in vendita on-line su LambrettaShop.