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Cappello a cilindro: Per non rallentare

Articolo di: Alberto Barina; pubblicato il 17/08/2006 alle ore 15:05:53.

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In bilico tra un'orchestrina ed una banda di paese, le canzoni passano via gradevolmente tra ritmi jazz: "Come in un elisir", tanghi rocamboleschi: "Fiesta lato b", veri e propri inserti bandistici (mancano solo le majorettes): "San giuliano", ritmi sincopati "Vertigini" e più morbidi e cantautorali "Dal vetro". Interessante il ritmo iniziale dato da una macchina da scrivere in "Il modo più geniale".

Cappello a cilindro: Per non rallentare

Artista: Cappello a cilindro
Album: Per non rallentare
Etichetta: CinicoDisincanto/Edel
Data di uscita: Maggio 2006

Non è passato molto tempo da quando ho recensito il primo album (datato fine 2004) di questa giovane band romana. Questo è il loro secondo album, quello cioè che dovrebbe confermare o smentire le loro capacità e che dovrebbe costituire un passo più in là rispetto al primo. Il raffronto con il primo lavoro che di solito non si dovrebbe fare, viene, dato anche il breve periodo che li separa, un po' spontaneo.

Qui in effetti, c'è qualcosa che rallenta. Il primo lavoro sembrava più concepito, più tematico, più intrigante, questo secondo lavoro invece pare più ripetitivo e francamente non aggiunge nulla di nuovo rispetto al primo, l'abilità dei sei musicisti è chiara, è risaputa e rimangono dunque fedeli al loro genere (forse un po' troppo) tanto nella musica che nei testi..

In bilico tra un'orchestrina ed una banda di paese, le canzoni passano via gradevolmente tra ritmi jazz: "Come in un elisir", tanghi rocamboleschi: "Fiesta lato b", veri e propri inserti bandistici (mancano solo le majorettes): "San giuliano", ritmi sincopati "Vertigini" e più morbidi e cantautorali "Dal vetro". Interessante il ritmo iniziale dato da una macchina da scrivere in "Il modo più geniale".

Uno sguardo disincantato e fortemente ironico sul quotidiano ci viene dai brani "Polemiche" e "Gira l'economia". Vi è certamente, come si può intuire, una spinta in più all'ironia nei testi (data anche dalle assonanze delle parole) che caratterizza un po' tutte le canzoni, e ci sono delle strofe che effettivamente sono degne di nota: "...piazze, case e vicoli per pazzi/ dove i santi son pietrini e le parole squilli di telefonini..." in "Fiesta"; "...Chi è il primo fra i santi/il più furbo a mentire/i politici, i maghi o i cantanti?..." da "Polemiche".

In chiusura il brano "Poeticherie" che si riannoda al titolo del loro primo album. 14 Brani a mio avviso sono tanti per un cd come questo, visto che già il primo ne aveva 13 (che però lo ripeto lo si ascoltava con più gusto).

Tracklist:
  1. Il vento forte
  2. Vertigini
  3. Per non rallentare
  4. Il modo più geniale
  5. Fiesta
  6. Fiesta lato a
  7. Fiesta lato b
  8. Come in un elisir
  9. San Giuliano
  10. Dal vetro
  11. Polemiche
  12. Gira l'economia
  13. All'improvviso
  14. Poeticherie

Sito internet: www.cappelloacilindro.it

Un ringraziamento particolare per la gentile e cortese collaborazione ad Antonella La Carpia di www.cinicodisincanto.it