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Rossetto Adamantino Liquido: Forbidden Places (demo)

Articolo di: Pier Giorgio Tegagni; pubblicato il 03/12/2007 alle ore 02:06:24.

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Musica ben lontana dal solito "canzonettare" corrente quella dei Rossetto Adamantino Liquido (R.A.L.): invece di seguire illusioni di un facile successo con canzonette pseudo-punk, preferiscono fare della buona musica con gioia, passione e competenza, andando a pescare negli anni '70.

Rossetto Adamantino Liquido

Artista: Rossetto Adamantino Liquido (R.A.L.)
Album: Forbidden Places
Etichetta: autoprodotto
Data di uscita: 2007

Musica ben lontana dal solito "canzonettare" corrente quella dei Rossetto Adamantino Liquido (R.A.L.): invece di seguire illusioni di un facile successo con canzonette pseudo-punk o rocchettini furbescamente orecchiabili, nella speranza di entrare nelle orecchie delle teenager e nelle grazie del music business, preferiscono fare della buona musica con gioia, passione e competenza, andando a pescare negli anni '70 (ma anche prima) quando tutto era ancora possibile e la musica viveva un momento di grande creatività, unendo stili e generi differenti, dal blues al rock, dal jazz al classico, sotto una sola definizione: Progressive.

Più vicini ai Black Sabbath che ai King Crimson, e quindi ad un genere rock-blues, i R.A.L. confezionano una demo di 6 tracce che già dal titolo denuncia chiare intenzioni: Forbidden Places, ripreso da un album del 1991 dei Meat Puppets, un power trio come i nostri, con solide basi rock-blues.

La demo riserva non poche gradite sorprese con continui cambi di tempo, giochi a tre strumenti e soli di chitarra ala Tony Iommi. I R.A.L. dimostrano di essere capaci di andare in direzioni già battute, purtroppo poco considerate nel panorama musicale attuale, ma con entusiasmo e doti inventive non trascurabili.

Tra le track segnalo The End, con un attacco deciso degno dei Jetro Tull di Stand Up e dai cambi di tempo ben congeniati; The Fog, con il canto su una ritmica in 6/8 di ispirazione folk che potrebbe piacere a Jan Anderson e Stanza, l'unico brano cantato in italiano, quasi a saldare il conto con il mondo Prog nostrano che tanti gruppi e capolavori ha saputo dare.

Forbidden Places: un buon inizio...

Tracklist:
  1. The End
  2. Dont't Cry Just Sceam
  3. Forbidden Places
  4. Stanza
  5. Intro (a beautiful day)
  6. The Fog (pandemonium 12.03.2006)

Link: R.A.L. myspace