Milva: In territorio nemico
Articolo di: Alberto Barina; pubblicato il 19/04/2007 alle ore 15:00:06.

Per questo nuovo cd di Milva, si potrebbe dire che Giorgio Faletti è la mente e Milva è il braccio o, per meglio dire, che Faletti è la penna e Milva la voce.

Artista: Milva
Album: In territorio nemico
Etichetta: Nar International/Edel
Data di uscita: Marzo 2007
Per questo nuovo cd di Milva, si potrebbe dire che Giorgio Faletti è la mente e Milva è il braccio o, per meglio dire, che Faletti è la penna e Milva la voce. Non si può negare che Faletti abbia finalmente trovato la dimensione artistica nella quale si esprime meglio ed al meglio, e cioè quella della scrittura e, di conseguenza, quella dello scrittore di successo (pur non rimpiangendo affatto le sue pur ottime doti comiche e le sue varie: Adalpine, Passerani Marmoriti e le parentesi canore come l' intensa Signor Tenente).
La scrittura di Faletti è indubbiamente interessante, a tratti piacevolmente e candidamente enigmatica ed imprevedibile ma, sempre molto poetica e necessita di essere indagata nel profondo (almeno quando scrive le canzoni poiché non conosco lo stile dei suoi romanzi). Detto questo, In territorio nemico è sicuramente uno di quei gioiellini che conservi gelosamente nel portagioie e, che indossi nelle migliori occasioni.
Belle le orchestrazioni (prevale infatti una linea molto melodica che caratterizza un po' tutti i brani) e gli arrangiamenti curati da Lucio Fabbri.
Si parte con le atmosfere rarefatte ed allegoriche di Canzone della donna che voleva esser marinaio, per farsi più pop in Tre sigarette, brano in cui si delinea la figura di un assassino.
Ottimo l'intro orchestrale di Jacques, le atmosfere quasi new-age di Cambio d'identità ed il crescendo vocale di Milva in Mio fratello non trova lavoro, brano quest'ultimo dove appare anche la voce di Faletti. Indovinati infine anche gli inserimenti del coro gospel. Milva si rivela dunque ancora una volta un'ottima interprete e coraggiosa sicuramente nell'aver proposto all'ultimo Sanremo un brano appunto non troppo facile e nemmeno scontato come The show must go on.
- Canzone della donna che voleva esser marinaio
- Tre sigarette
- The show must go on
- Jacques
- Cambio d'identità
- Rovente
- La mosca Bianca
- Mio fratello non trova lavoro
- Maledetto
- Questa notte la luna
Un grazie particolare per la gentile ed amichevole collaborazione a Lorella Bartoccetti di www.narinternational.com
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