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Teresa De Sio: Sacco e fuoco

Articolo di: Alberto Barina; pubblicato il 13/06/2007 alle ore 14:20:37.

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Arrangiamenti sobri ed eleganti, prevalentemente acustici ma anche la voce della De Sio è pensata non come voce ma è essa stessa strumento. Da segnalare sicuramente il brano quasi sconosciuto (o forse dimenticato) datato 1956 di un giovane Domenico Modugno: "Tambureddu".

Teresa De Sio

Artista: Teresa De Sio
Album: Sacco e fuoco
Etichetta: C.o.r.e./Edel Italia
Data di uscita: Maggio 2007

Da una costola di "A sud! A Sud" nasce questo nuovo lavoro discografico di Teresa De Sio.

Devo dire che francamente mi manca un po' la Teresa De Sio cantautrice in italiano, che ricordo con piacere in album come "La mappa del nuovo mondo" o "Un libero cercare", ma ancora si sofferma ad un cantautorato di estrazione popolare di grande impatto e forza vocale, basta ascoltare l'iniziale "A morte è Zi Frungillo" per rendersene conto.

Basterebbero come recensione i ringraziamenti indicati all'interno della copertina del cd per capire dove il canto della De Sio questa volta va a parare: "Teresa ringrazia chi non tiene paura, i briganti e le brigantesse di tutte le epoche, le figlie del Re che hanno perso la corona, l'intelligenza perché salverà la terra da cretini, mai caricati a salve..."

E insomma, a metà strada tra una brigantessa e una figlia del re che se n'è fotte della corona, qui si alza la voce e la bandiera della De Sio. Se c'è da fare una guerra la si fa solo contro le ingiustizie, contro i prepotenti, contro le dittature ingiustificate. "Io mamma voglio fregarmene/di tutte le buone maniere" canta in "Non tengo paura"; "Io sono la figlia del re/e non voglio avere padroni" canta invece in "A figlia d'o rre".

Se è vero che anche da un punto di vista storico queste canzoni ci riportano ad un clima, specie "Sacco e fuoco", di inizio '900 dove nelle campagne del sud imperversava il fenomeno del brigantaggio, e anche vero che vi si possono leggere tanti riferimenti attuali o, per meglio dire sembra che poco sia cambiato e che la storia si ripeta, se non proprio uguale, almeno simile oggi come ieri. Il forte attaccamento alle tradizioni, alla religiosità popolare è presente nel brano "Amèn" dove un'insperata preghiera mette a nudo le guerre interne tra clan e i problemi di ordine sociale che quotidianamente vive Napoli.

Arrangiamenti sobri ed eleganti, prevalentemente acustici ma anche la voce della De Sio è pensata non come voce ma è essa stessa strumento. Da segnalare sicuramente il brano quasi sconosciuto (o forse dimenticato) datato 1956 di un giovane Domenico Modugno: "Tambureddu". Infine, si deve ringraziare il potere della passione, la sola battaglia che non potremo perdere è il solo mezzo per mettere a sacco e fuoco il mondo…e nel suo piccolo la De Sio ha già messo a sacco e fuoco il mondo data, davvero, la grande passione della sua voce che riscatta, resiste e sventola contro ogni frontiera sia essa geografica, fisica o dettata da inutili pregiudizi.

Tracklist:
  1. A morte e zì Frungillo
  2. Sacco e fuoco
  3. Non tengo paura
  4. A figlia d'o rre
  5. Amèn
  6. Ukellelle
  7. Due ore al giorno
  8. Ninna nanna
  9. Vulesse addeventare
  10. Tambureddu
  11. Brigate di frontiera (bonus track)

Link: www.teresadesio.com