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Giovanni Nuti/Alda Merini: Rasoi di seta

Articolo di: Alberto Barina; pubblicato il 11/06/2007 alle ore 10:22:42.

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Non si discute né su Alda Merini né su Giovanni Nuti. Nuti sembra quasi rispondere, da un bel po' di anni a questa parte, ad una specie di missione "salva-parola", che è quella di musicare i testi di una delle più grandi poetesse viventi italiane: Alda Merini.

Nuti, Merini, rasoi di seta

Artista: Giovanni Nuti/Alda Merini
Album: Giovanni Nuti canta Alda Merini - Rasoi di seta
Etichetta: Sagapò Music/Rca/Sony Bmg Music Entertainment
Data di uscita: 25 Maggio 2007

"Siamo poeti poveri... siamo contadini che portano la terra a Venere... siamo usurai pieni di croci..."

Non si discute né su Alda Merini né su Giovanni Nuti. Nuti sembra quasi rispondere, da un bel po' di anni a questa parte, ad una specie di missione "salva-parola", che è quella di musicare i testi di una delle più grandi poetesse viventi italiane: Alda Merini.

In verità, il disco nasce come atto d'amore di Giovanni nei confronti della poesia di Alda, ed il risultato, come sempre, è entusiasmante, affascinante.

Nuti sa vestire ogni testo delle giuste note e sa quando la sua personalità vocale deve farsi dolce, quieta, delicata e quando invece più decisa e marcata. (A differenza del precedente progetto di "Milva canta Merini", dove la pantera di Goro "pepava" con troppa enfasi un po' tutti i testi).

Il cd inanella una dopo l'altra, piccole e raffinate perle musicali dove musica (prevale una buona componente melodica di archi e pianoforte), voce e poesia si fondono assieme in un tutt'uno: ed ecco l'incalzante forza verbale e ritmica (quasi tribale) de "Gli inguini", o la più dolce e straziante "I poeti", per passare alla frenetica "La zanzara" o ai ritmi balcanici de "Le osterie", proseguendo poi con la prorompente ironia de "Il mio amore ha quattro gatti" (uno dei brani migliori che svela un testo piacevolissimamente ironico), o con la sacralità di "Clochard".

Ancora molto ci sarebbe da dire su questi e tanti altri brani (9 in particolare sono inediti), dove in maniera quasi parsimoniosa, qua e là, compare anche la voce recitante di Alda che ha sempre il potere, qualsiasi cosa esca dalle sue labbra, di commuovere, forse perché si avverte nel suo timbro vocale una sorta di calvario, un trascinarsi di sofferenza e dolore che non può lasciare indifferenti.

21 brani però appaiono un po' troppi, specie per una poesia "pensante" e corposa come quella della Merini, e infatti, verso la fine l'ascolto del cd rallenta ed arranca un po' (o forse si tratterebbe semplicemente di cambiare la successione dei brani). Ciò che appare invece decisamente fuori luogo, fuori ritmo e pure agnostica, è la voce di Simone Cristicchi (e verrebbe da dire ma anche qui?!?) che duetta con Giovanni Nuti nel brano "I poeti".

Se Alda Merini ha scritto un testo dal titolo "La verza", qui Cristicchi fa "il prezzemolo" di turno.

Lo spazio da colmare tra la sua "Vorrei cantare come Biagio" e "I poeti" è abissale, e Cristicchi deve attraversare anni luce, spazi siderali, intere galassie... per giungere "Nei giardini dei poeti".

A parte quest'ultima parentesi, il cd è dedicato (ed altamente consigliato) a coloro che credono nella forza della poesia e della buona musica e a coloro che pensano che la poesia sia solo disperazione (parola di Alda Merini).

Tracklist:
  1. Nella notte che geme il tuo patire
  2. Gli inguini
  3. I poeti
  4. La zanzara*
  5. Com'è grande il pensiero del mare
  6. Il grido
  7. Prima di venire
  8. Le osterie
  9. La verza*
  10. Il bacio*
  11. Io come voi
  12. Il mio amore ha quattro gatti*
  13. Un'amante per ogni sospiro*
  14. Clochard*
  15. I sandali
  16. Nei giardini dei poeti*
  17. Amore
  18. E c'era una volta
  19. L'albatros
  20. Il violinista piange*
  21. Sull'orlo della grandezza*
(*) inediti

Link: www.giovanninuti.com