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Daniele Sepe: Kronomakia

Articolo di: Gian Luca Barbieri; pubblicato il 26/03/2008 alle ore 00:12:47.

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Kronomakia (Il Manifesto CD) e' un itinerario tra musiche antiche e tradizionali eseguite insieme alla Rote Jazz Fraktion, la formazione allargata che accompagna da tempo Sepe, e all'Ensemble Micrologus, famoso sestetto che esegue prevalentemente musiche medievali.

Kronomakia

Artista: Daniele Sepe
Album: Kronomakia
Etichetta: Il Manifesto
Data di uscita: 2008

Daniele Sepe torna con un cd che colpisce e affascina già a partire dall'eleganza della custodia e dalla raffinatezza del libretto; impressione che viene successivamente confermata dalla musica che vi è contenuta. "Kronomakia" (Il Manifesto CD) è un itinerario tra musiche antiche e tradizionali eseguite insieme alla Rote Jazz Fraktion, la formazione allargata che accompagna da tempo Sepe, e all'Ensemble Micrologus, famoso sestetto che esegue prevalentemente musiche medievali.

Tra i brani proposti troviamo un Saltarello del Trecento conservato in un manoscritto della British Library di Londra; "Gran Miragre", tre Suite galiziane, "Madre de Deus" tratti dalle Cantigas de Santa Maria, raccolta spagnola del XIII secolo; "Vite perdite" e "Tempus transit gelidum" tratti dai "Carmina burana" (XIII secolo); "La Manfredina rotta", antica danza italiana del XIV secolo; "Ut solis radium", tratto dallo splendido "Livre Vermell de Monserrat"; "Vivimus", canzone da ballo ritrovata presso la Biblioteca dei Travoltini di Napoli.

È anche interessante confrontare le versioni di Sepe con quelle tradizionali e più note, ad esempio nell'esecuzione di Jordi Savall, di René Clemencic, del Theatrum Instrumentorum o del Modo Antiquo di Bettina Hoffmann. Si notano varianti importanti, che confermano la personalità del musicista ispirata all'idea di far comunicare tra loro le diverse culture. Il motivo di questa scelta è fondamentalmente politico, ma anche più in generale culturale e, in senso più stretto, musicale. Infatti lo stesso Sepe sostiene che "lo scambio di culture e civiltà diverse è servito non poco a costruire quell'organico strumentale che si chiamerà orchestra e che è il simbolo della musica colta occidentale. Insomma Wagner non sarebbe esistito senza l'apporto di illustri anonimi musicisti di ascendenza mediorientale. Il mischiarsi delle razze e delle culture porta sempre l'umanità un passo in avanti".

Così nel disco si trovano rimandi alla musica araba, al jazz, alle sonorità della tradizione popolare italiana, alla musica antica, ovviamente, e a qualche eco del nord Europa. La strumentazione usata conferma il gusto per la contaminazione (una contaminazione colta e raffinata, teoricamente giustificata e distante dalla tendenza diffusa e à la mode): troviamo infatti sax, clarinetti, trombe e tromboni al fianco di arpa gotica, liuto e oud; chitarra elettrica, basso elettrico e batteria insieme al salterio a percussione, darbuka, bendir, riqq, cornamuse e percussioni tradizionali.

Dialogo tra strumenti e tra culture come metafora della vera comunicazione.

Tracklist:
  1. SALTARELLO III
  2. GRAN MIRAGRE (Que poral non devess om')
  3. VITE PERDITE CB 124
  4. VITE PERDITE
  5. SUITE GALIZIANA 1
  6. SUITE GALIZIANA 2
  7. LA MANFREDINA
  8. LA ROTTA
  9. TEMPUS TRANSIT GELIDUM
  10. UT SOLIS RADIUM (Stella Splendens)
  11. MADRE DE DEUS
  12. VIVIMUS (Stayin' alive)
  13. NORWEGIAE LIGNUM (Norwegian wood)

Daniele Sepe: sito ufficiale - myspace.