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La band emiliana propone in chiave personale e convincente un genere tra l'elettropop e la new wave di stampo britannico ma con importanti riferimenti al pop-rock italiano.

Artista: Fata
Album: La percezione del nero
Etichetta: Zeta Promotion/Venus
Data di uscita: 2008

Ascolta (Album preview)

Dopo numerose esibizioni live, tre demo ed un ep, i Fata arrivano alla pubblicazione del loro primo album ufficiale "La percezione del nero".

La band emiliana, di Carpi (MO), propone in chiave personale e convincente un genere tra l'elettropop e la new wave di stampo britannico ma con importanti riferimenti al pop-rock italiano.

Il disco è ben realizzato, registrato e mixato da Gabriele Rustichelli allo Zeta factory con la direzione artistica di Davide Romiti, bassista della band, e per la qualità del sound potrebbe benissimo far parte del mondo mainstream. Gli arrangiamenti sono molto accurati, con sonorità ricercate e l'ottima voce di Roberto Ferrari in primo piano.

L'apertura del disco è affidata a Noir, una delle migliori tracce, dalla decisa connotazione dark con richiami ai Depeche Mode e ai Cure più pop. Il canto in italiano sposta comunque l'attenzione verso episodi nostrani, in particolare, vista la somiglianza della voce, a Francesco Renga. Segue Tempo alle tue parole, un'ottima song orecchiabile e radiofonica al punto giusto pronta per entrare nelle charts. Più oscura e raffinata è L'assenza, tra le mie preferite, ma anche la successiva La sintesi dell'io non è da meno come del resto tutte le tracks.

Nella mia noia e La tua retorica sono un po' episodi isolati rispetto al resto del disco, più pop e vicini ad un gusto attuale (o forse quello più adatto alle radio) e indicano quali aperture potrebbero avere in seguito i Fata, anche se li preferisco dark (ma anche i migliori del passato si sono venduti al pop!).

Fata: sito ufficiale - Myspace.