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Zenerswoon: Frames (recensione album)

Articolo di: Pier Giorgio Tegagni; pubblicato il 02/04/2009 alle ore 18:24:45.

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A distanza di cinque anni dall'album di debutto ''There in the sun'' (Stoutmusic/Antidot - 2004), accolto con favore dalla critica, il 10 aprile esce il secondo album degli Zenerswoon ''Frames'' (Nowherez Rec.), un lavoro che apre nuove strade alle sperimentazioni sonore della band.

Zenerswoon - Frames - cd cover

Artista: Zenerswoon
Album: Frames
Etichetta: Nowherez records/distr. Audioglobe - iTunes
Data di uscita: 2009

Per la serie "sradicati in patria" ecco a voi gli Zenerswoon! Il power-trio fiorentino propone un genere che richiama i gruppi d'oltralpe anni '90 (Motorpsycho, dEUS, Shudder to Think..) e piuttosto lontano dal pur eclettico panorama italico, per questo potrebbe avere maggiori consensi all'estero.

Quando si ascolta un disco come questo, ci si perde nella solita marea di riferimenti e di rimandi, che portano sempre più lontano nel tempo e nella storia del rock. Per farla breve dirò solo che le radici dei Zenerswoon sono biforcute, una parte deriva dal sixties britannico (Small Faces/Kinks/Who), mentre l'altro filone arriva oltre oceano con richiami ai maestri del "coro" Crosby Stills Nash and Young e il rock psichedelico di Jefferson Airplane e Velvet Underground.

Sono dei filoni storici ripresi, estesi, interpretati e variati in mille modi, dal prog al grunge, dal punk al metal, al brit-pop... (vedi le band anni '90 citate sopra). E' la storia del rock!

Come non rimanere schiacciati dai grandi? Come porsi nei confronti dei maestri? Come essere originali, anche se non innovativi, e riuscire a proporre onestamente la propria musica?

A queste domande gli Zenerswoon rispondono con una naturale inclinazione ad esplorare percorsi battuti ed a elaborare un proprio stile personale basato su melodie vocali, semplici ed immediate, ed un sound all'occasione compatto o rarefatto, sostenuto da una ritmica eccellente, tessiture di chitarre coerenti e con parti orchestrali melodiche, larghe e distese.

Frames è composto di nove tracce tra alternative rock, psichedelia e accenni di prog. Dopo un assaggio del muro potente di Spiders, l'open track del disco, e la più distesa Tubchair, un rock orecchiabile senza storia, si arriva al nocciolo con la terza song, Still mad about me, primo esempio dell'impasto musicale più interessante ed esemplare che propone la band, dove i ritmi cambiano, la struttura musicale è complicata ma sempre piacevole e si conclude con un finale strumentale largo e disteso. Queste caratteristiche compositive sono riproposte nel resto dell'album con varianti interessanti e convincenti. Gli Zenerswoon hanno il gusto della sorpresa, dell'innesto, della variazione e Frames è una prova riuscita, un album da ascoltare con attenzione.

Gli Zenerswoon sono: Andrea Angelucci - chitarre e voce; Lorenzo Bettazzi - basso e cori; Stefano Tamborrino - batteria e percussioni.

Tracklist:
  1. spiders
  2. tubchair
  3. still mad about me
  4. freedom now!
  5. her flattery
  6. not what it seems
  7. greta
  8. selfish man
  9. then she came

Link: Zenerswoon sito ufficiale - Myspace