Home: Articoli: Recensioni

Francesco Forni: Tempi Meravigliosi (recensione album)

Articolo di: Pier Giorgio Tegagni; pubblicato il 14/05/2009 alle ore 10:31:11.

francesco-forni-tempi-meravigliosi.jpg

Tempi Meravigliosi e' il primo disco da solista di Francesco Forni, musicista, chitarrista e cantante, con esperienza pluriennale in cover band e membro del gruppo Collettivo Angelo Mai. Folgorato da Jimi Hendrix propone nove tracce visionarie dal mood blues elegante e raffinato.

Francesco Forni: Tempi Meravigliosi - cd cover

Artista: Francesco Forni
Album: Tempi Meravigliosi
Etichetta: Fiorirari/Self
Data di uscita: 2009

Succede di rimaner folgorati verso i quattordici anni dal genio di Jimi Hendrix, dalla sua chitarra e dalle sue canzoni così visionarie. Scoprire che la sua musica e i suoi testi nascono dallo stesso malessere, dallo stesso incubo, da una forza immanente che lui riusciva ad incanalare in quel breve spazio temporale occupato da musica e canto definito come "canzone". Succede anche, la curiosità è tanta, di cercare le origini della musica di Jimi, e nel percorso a ritroso nel tempo, incontrare i maestri del blues fino ad arrivare a Robert Johnson, comprendere che li animava la stessa forza immanente e che la voce e le dita sullo strumento non sono altro che il mezzo scelto dal blues per manifestarsi. Succede anche, la curiosità è tanta e non si può sfuggire al contagio della musica del diavolo, di voler esplorare oltre i confini del blues, di cercare la stessa forza immanente sulle strade limitrofe del jazz di Django Reinhardt e scoprire che la musica dell'anima non ha colore e dimora anche da noi in Luigi Tenco. Questo è successo a Francesco Forni, poi.. ha atteso il suggerimento dei sogni, le suggestioni delle visioni e che la forza immanente colpisse anche lui.

E l'inconscio si è manifestato nell'incubo di Non Adesso ("l'ascensore tuona giù all'inferno.. quando tagliai la gola alla mia donna") con un blues sinuoso e abitato da fantasmi del delta che imbracciano dobro e trombone, e di Tre Metri Sotto Terra, l'incontro in sogno con l'avo montanaro morto in guerra. La forza diventa un arpeggio gentile e suadente nella visione distorta di Fortuna ("Aspetto nonostante frasi fatte parole monche discorsi da pianobar che un organo stonato mi svegli dal sonno"), il suono onirico e ovattato nasconde e attenua gli orrori ("sembra che per fare il salto nel vuoto ci vogliano massacri di innocenti..").

Sono parole di canzoni che rotolano nei suoni, nei rumori elettrici di tappeti d'archi come in Tempi Meravigliosi, quei tempi che tutti cerchiamo e non vediamo all'orizzonte ("non sono forse giorni questi che ricorderai.. guarda che gioia disperata intorno a me.. sembra quasi che tutto ruoti intorno a noi.. guarda che bellezza spaventata intorno a me.. siamo noi che saltiamo nel buio"). Sono parole rade, incastrate tra melodie sussurrate nella notte quelle di un Giorno Qualunque ("Un giorno qualunque mi rincontrerai e se non sarò io saranno le mie scarpe o il mio modo traballante di camminare tra la gente..") e di Il Sapore Della Tosse, due canzoni molto legate al cantautorato italiano più classico che si sposa bene con lo swing (Luigi Tenco, Gino Paoli). Un cantautorato che diventa ironico e disincantato in Altri Vestiti (".. e va da se che non fa differenza quanto dura la pazienza di chi è morto e fa finta di niente coperta dal guinzaglio c'è la data di scadenza"). Nell'album c'è spazio anche per il pop di Una Stella e un omaggio a Django Reinhardt con Blue Venom Bar. Non poteva mancare una personale interpretazione alla chitarra acustica di Voodoo Child di Jimi Hendrix.

Il blues ha colpito ancora. La forza immanente si è manifestata in Francesco Forni ed ha contagiato i suoi complici in questo album:

  • Giacomo Pedicini - contrabbasso;
  • Andrea Pesce - piano;
  • Davide Piersanti - trombone;
  • Fabio Rondinini - batteria;
  • Salvio Vassallo - batteria;
  • Renato Cianfrini - clarino;
  • Rodrigo D'Erasmo - violino;
  • Con la partecipazione della festa dell'Angelo Mai Occupato.
  • Solo di chitarra alla fine di "Tempi meravigliosi" di Roberto Angelini.
Tracklist:
  1. Non adesso
  2. Fortuna
  3. Tempi meravigliosi
  4. Blue Venom Bar
  5. Un giorno qualunque
  6. Tre metri sotto terra
  7. Il sapore della tosse
  8. Altri vestiti
  9. Una stella
  10. Voodoo child (slight return)

Francesco Forni è musicista, chitarrista e cantante, con esperienza pluriennale in cover band e membro del Collettivo Angelo Mai. Ha composto le colonne sonore degli spettacoli teatrali: "Gomorra", "Il Feudatario" e "Bianco polvere".

Link: Francesco Forni Myspace