D-synth: Viola (recensione album)
Articolo di: Pier Giorgio Tegagni; pubblicato il 28/07/2009 alle ore 18:58:01.

Arriva dalla Sicilia la nuova proposta dell'elettrorock italico: nell'album di debutto i d-synth propongono dieci brani che si distinguono per la particolare cura delle parti vocali, ottimi arrangiamenti con tappeti di synth, chitarre funk/rock e drumming coerenti.

Artista: d-synth
Album: Viola
Etichetta: Groove Records
Data di uscita: 2009
I d-synth sono una nuova realtà della musica italiana da tenere in considerazione. Dopo aver raccolto successi nell'ambito di numerose rassegne musicali e consensi dalla critica del settore per il loro demo di cinque brani, realizzano Viola, il primo album, grazie alla collaborazione con la Groove Records di Terni e all'apporto negli arrangiamenti e alla produzione di P. Paolini e G. De Rosa.
L'album, composto da nove tracce inedite più una cover del celebre brano di Lucio Battisti Una giornata uggiosa, sintetizza e propone in maniera originale le esperienze musicali trascorse dei vari componenti della band, dall'hard-rock/metal dei Guns'n'Roses, Scorpions, Metallica e Skunk Anansie, all'elettrorock/pop dei Subsonica e dei Muse per arrivare alle contaminazioni di ritmi BreakBeat e Drum & Base.
Con una strizzatina d'occhi al dancefloor, la band siciliana ci propone una serie di brani altamente godibili che si distinguono per la particolare cura delle parti vocali, ottimi arrangiamenti con tappeti di synth, chitarre funk/rock e drumming coerenti. Alcune canzoni ci catturano immediatamente come Viola e nrg, istintive, fluide ed energiche. Altre hanno bisogno di un ascolto più attento come Un nuovo giorno, Danza, Estasi e Dov'è il senso, brani dove la frontwoman Ida riesce a dare il meglio di sé e convince appieno per interpretazione e preparazione vocale. Un discorso a parte merita l'unica cover del disco, quella fantastica canzone di Lucio Battisti che è Una giornata uggiosa, che i d-synth riescono a rendere loro con un prezioso arrangiamento in stile elettrorock.
Il disco si presenta piuttosto omogeneo e dimostra il superamento di influenze esterne da parte dei d-synth, che riescono a delineare un approccio personale al genere elettrorock, fiduciosi dell'impatto emotivo del canto, affidato alla voce cristallina di Ida, e riducendo l'elettronica al minimo indispensabile fino a renderla quasi inutile. Ed è proprio questo il percorso di ricerca che si snoda attraverso le tracce del disco, tra brani ritmati e ballad eteree, cioè quello di rendere sempre più coerente l'uso dell'elettronica per cercare l'essenza della musica, la verità del viola, come testimoniano le canzoni più recenti, Estasi e la ghost track Luce, nate proprio durante la lavorazione del disco.
Viola è un disco che segna un punto di arrivo della band e, paradossalmente per un debut album, anche la voglia di cambiare e mettersi alle spalle questa prima fase per sperimentare nuove strade, forse inaspettate, ma più poetiche, dirette ed emozionali, senza tradire le motivazioni iniziali, BreakBeat e Drum & Base compresi, per privilegiare sempre più l'apporto vocale, con melodie accattivanti e cantabili, e una ricerca armonica aperta a soluzioni insolite e di grande impatto emotivo. Nel contesto di questo cambiamento appare significativa la ghost track Luce, un assaggio di bravura di solo voce e chitarra.
I d-synth sono:
- Ida - Voice
- Aurelio -Guitar
- Manlio - keyboards & Synth
- Melo - Bass
- Milo - Drum
- Viola
- Un nuovo giorno
- Ondelettroniche
- Corpi in 4quarti
- Nrg
- Danza
- Estasi
- Eight
- Una giornata uggiosa
- Dov'è il senso? (Luce - ghost track)
Leggi anche: D-synth: la nuova onda elettronica arriva dalla Sicilia (intervista)
Link: d-synth Myspace.
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