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TAO: Love Bus/Love Burns (recensione)

Articolo di: Alberto Barina; pubblicato il 19/07/2010 alle ore 15:53:46.

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Love Bus/Love Burns e' il nuovo doppio album del cantautore rock Valerio Ziglioli in arte TAO. Due dischi diversi l'uno dall'altro. Love Bus piu' 'solare', Love Burns piu' drammatico-personale per un totale di 21 canzoni ricche di emozioni.

TAO: Love Bus/Love Burns - cd cover

Artista: Tao (Valerio Ziglioli)
Album: "Love bus/Love burns" (2cd)
Etichetta: Dbm Music/Grace Orange/Halidon
Data di uscita: 15 giugno 2010

"Dedico questo mio terzo disco alla strada, ai miei compagni di viaggio vecchi e nuovi, agli sguardi incrociati in questi tre anni di tour e di follia rock'n'roll... Dedico questo mio terzo viaggio al dolore, alla rabbia, all'insoddisfazione, alla disperazione, alla voglia di rivincita e di contatto vero... Dedico questo mio terzo figlio a chi non potrò mai più essere figlio, perché non ha più un padre o una madre da stringere al petto...".

In genere, nel booklet che accompagna un cd difficilmente si arrivano a leggere i crediti o i ringraziamenti (a volte si fa persino fatica a leggere i testi) ma, in questo caso i ringraziamenti diventano importante chiave di lettura per meglio comprendere i contenuti del brani.

Siamo dunque giunti al disco numero tre di Valerio in arte Tao, un doppio album, un "parto gemellare" con 21 brani (in barba alla cosiddetta crisi discografica), idealmente diviso in due titoli... ying e yang: "Love Bus/Love Burns", dove l'eclettico Tao (è proprio il caso di dirlo), letteralmente se la canta e se la suona: scrive testi, musiche, cura gli arrangiamenti e nei crediti non sorprende di vederlo anche alle prese con un elenco infinito di strumenti suonati da "illo" medesimo: chitarra acustica, elettrica, armonica, batteria, basso, tamburello, rullante, shaker, spazzole... vi basta? (se non vi basta possiamo sempre tirar fuori un Mengoni, un Valerio Scanu o un guano di Povia qualsiasi per la stagione xfactor 2010/2011 o per qualsiasi altro festivaluccio di Sanremo).

Se c'erano dei dubbi sulla bravura o sul talento di Tao credo che questo suo nuovo lavoro li fuga tutti, e poco importa se il cd non è distribuito da una multinazionale o se la commessa del negozio potrebbe dirvi: "non ho il disco di Tao... ma si può ordinare"... Ordinatelo no!!! (imperativo categorico).

21 brani sono sicuramente molti e spesso capita, quando i brani sono così tanti in un disco (ma in verità anche quando sono pochi), che gira e rigira ad un certo punto sembra sempre di sentire la stessa musica, lo stesso trito e ritrito arrangiamento; qui invece sarà l'energia, sarà la passione che vibra e si sente, saranno i suoi "angeli custodi" (e Tao sa a cosa mi riferisco), sarà la voce (si perché a farla completa accidenti a lui Valerio ha pure una bella voce e la sa usare-dosare molto bene sia nei registri più bassi quando diventa persino sensuale sia nei registri più alti), ma ti viene voglia di ascoltare anche il pezzo seguente, avverti che c'è rispetto e amore per la musica e che il super-marketing discografico con Tao ha fallito o avrebbe fallito qualsiasi impresa. Un vero e proprio tuffo musicale nelle atmosfere rock, beat generation, hippy degli anni '60/'70 e di conseguenza nei pensieri e nella cultura di quegli anni (d'altra parte nel brano "Io voto rock'n'roll" Tao ben dice qual'è la sua fede "politica": Beatles e Rolling Stones); un sound vintage se vogliamo, eppure paradossalmente sempre moderno, intramontabile, qua e là miscelato ad accenni pop tanto che, più di qualche brano, ben si presterebbe ad essere spinto come potenziale singolo radiofonico: provate ad ascoltarvi le trascinanti "Suona" (che sembra un po' strizzare l'occhio ad un Ligabue prima maniera), o "La grande estate dell'amore" (quest'ultimo vero e proprio inno hippy ma adattissimo anche oggi nel 2010).

La scrittura di Tao non mente, è schietta, sincera, immediata, "pronta all'uso", dice le cose come stanno, non si aggroviglia in ricercatezze letterarie, non aggira gli ostacoli, se bisogna dire "Ti amo" lo si dice con tutto il peso e la meraviglia che pertiene a questa parola; il rock d'altra parte è così quando si parla di vita, di amore, di sogni (o si confessa ad esempio la propria rabbia a Dio come accade nella canzone "Eden"); queste sono le parole che vanno usate, ma anche quando si deve fare inevitabilmente i conti con il dolore, le sofferenze, la morte che qui aleggia quasi come una sorta di spettro benigno e finisce per intrecciarsi con le vicende personali dell'autore: morte che sicuramente non lascia scampo ma che diventa speranza, forza e amore, esorcizzata al positivo e che fa da sostrato a due meravigliosi brani: "Amore eterno" una sorta di nostal-song, lullaby, che ti prende anche se non vuoi (ma per capire bisogna solo ascoltarla), e "Non ti lascerò cadere da sola".

Caso a parte (un bel caso a parte) per la marcetta-rock: "Italiani... il benessere divide", qui Tao si trasforma anche in attore, e sfodera un'ironia senza pari, ineguagliabile, che troppo diverte (e speriamo questa sia un'altra strada felice che la sua vena compositiva e creativa percorrerà), nell'indossare i panni (vocali) di un nuovo duce (e ben sappiamo quanto la nostra democrazia sia una dittatura mascherata leggetevi "G. Bocca Annus Horribilis"), che promette cambiamenti e riforme a base di bisturi, coca e viagra con inevitabile pernacchia finale.

Altri brani che meritano sicuramente attenzione: "Madre terra" che musicalmente sembra aprirsi persino ad accenni spirituals, e diventa un chiaro messaggio ecologista da anteporre alle barbarie e all'incuria perpetrate dall'uomo al nostro pianeta; "Il tram dei desideri" che indaga con un tocco di ironia sulle diversità o menomazioni fisiche con le chiusure mentali o ghettizzazioni che vuoi o non vuoi i nostri cervelli non smettono mai di escogitare; ed infine "Voglio morire giovane" brano interperato in precedenza da Garbo ed inciso nel suo disco "Come il vetro".

A dare un tocco di internazionalità anche alcuni brani cantati in inglese, che vi lascio scoprire. Ciliegina sulla torta la splendida grafica vintage che completa il tutto e regala anche due mini-poster love 'n' bus.

Se è vero che con Cristicchi più di qualcuno ha urlato alla nuova canzone d'autore italiana (Va beh! mettiamoci un bel dolmen sopra! - anche se il brano poco sopraccitato "Italiani il benessere divide" appare di fattura nettamente superiore alle cristicchiane rime sarcastiche "Sarkonò Sarkosì"), credo dunque che con Tao si possa parlare in tutta onestà e tranquillità di Rock italiano d'autore... per uno che si forgia come un artigiano nota per nota le proprie canzoni... direi proprio di si!

Tracklist:

CD 1: LOVE BUS

  1. Tao love bus
  2. Io voto rock 'n' roll
  3. Italiani (il benessere divide)
  4. Suona
  5. A song can change the world
  6. Accendo una candela
  7. Madre terra
  8. Il tram dei desideri
  9. La grande estate dell'amore
  10. San francisco

CD 2: LOVE BURNS

  1. Dimentica
  2. Eden
  3. Scrivere
  4. Voglio morire giovane
  5. Love is my favourite suicide
  6. The wanderer
  7. Io ho lei
  8. Ana
  9. Amore eterno
  10. Non ti lascer?? cadere da sola
  11. Ring of fire

Video: Dimentica.

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